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La rapa

La rapa

Sarà una testa vuota ma che resistenza

In araldica la rapa è fin dal Medioevo utilizzata di frequente come simbolo di beneficenza da parte di una famiglia o di una casata nobiliare.

Proveniente dalla Siberia occidentale, la rapa si è adattata a climi diversi ed è per tradizione considerata un cibo dei “tempi duri”, in quanto resiste bene al freddo (fino a -10 gradi centigradi) e si conserva fino al raccolto successivo, per fare scorte in tempi di carestia.

La rapa è un ortaggio consumato tutto l’anno dal momento che presenta varietà invernali e primaverili. Vengono utilizzate la radice carnosa e le foglie come verdura cotta.

In alcune regioni è impiegata per l’alimentazione del bestiame ed è persino protagonista di esperimenti botanici nello Spazio.

Secondo la tradizione, la rapa è priva di sapore e per questo è entrata in molti proverbi e modi di dire come “testa di rapa”, “cavare sangue da una rapa”. Le esigenze nutritive della pianta sono medio basse, mentre sono elevate quelle idriche: predilige terreni ricchi d’acqua seppur poveri.

Ciò trova conferma anche nelle sue caratteristiche nutritive, essendo composta per più di tre quarti da acqua e meno di un quarto da sali minerali, tra cui potassio, fosforo, calcio, sodio e una buona quantità di vitamina C.

È un alimento che può essere conservato in frigorifero fino a una settimana: va lavata bene, pulita con il pelapatate per eliminare residui di terra e alleggerita dalla buccia non commestibile. Preziosa fonte di sostentamento per moltissimi popoli antichi, oggi la rapa è conosciuta per essere poco digeribile a causa della elevata quantità di cellulosa.

È presente in natura con una varietà di colori, dal bianco al viola, e di forme, dalla tonda alla oblunga e semi-conica.

La polpa chiara e croccante, dal sapore dolce, in alcuni casi tende anche al piccante. La consistenza è spugnosa; può essere mangiata fresca in pinzimonio con sale e olio ed è l’ingrediente base per la giardiniera. Un elemento multiuso della nostra cucina dunque, adatta a tutte le stagioni.  

 

Orzotto con rape rosse

Ingredienti per 2 PERSONE

• 100 gr di orzo perlato

• 1/4 di porro grande

• 2 carote

• Acqua calda salata

• Mezza tazzina da caffè di vino bianco

• 1 rapa rossa precotta

Preparazione

Tagliate a rondelle il porro e le carote e fatele saltare in padella con l’olio extra vergine di oliva per alcuni minuti.

Versate poi l’orzo, preventivamente lavato e fatelo tostare un po’; poi aggiungete il vino. Evaporato il vino mettete l’acqua, abbastanza ma non troppa.

Dopo 20 minuti, unite la mezza rapa frullata e la mezza rapa a dadini. Fate cuocere per altri 20 min. Servite ben caldo.

Ottobre 2015

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