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Biorto va in città

Apre in via Carnovali 95 a Bergamo presso il Nuovo Albergo Popolare lo spaccio di Biorto

Apre in via Carnovali 95 a Bergamo presso il Nuovo Albergo Popolare lo spaccio di Biorto

Dalla fragilità al lavoro, dal campo alla città: è con queste poche parole che si potrebbe sintetizzare l'avventura del Biorto, iniziata circa sette anni fa nelle periferie bergamasche e oggi entrata a pieno titolo nel contesto urbano, con uno spaccio di recente apertura capace di raccontare una storia di inclusione, cura dell'ambiente e processi produttivi virtuosi.

Inaugurato lo scorso 18 ottobre, lo spaccio è situato in via Carnovali e permetterà l'acquisto diretto dei prodotti biologici e a chilometro zero del Biorto, così come dei prodotti di altre realtà locali, in un'ottica di rete e condivisione.

Una storia che parte da lontano...

Il percorso che ha portato alla nascita del Biorto prese il via in piena crisi: la difficile congiuntura economica faceva sentire i suoi effetti soprattutto nel mondo del lavoro e la diminuzione delle opportunità occupazionali generalizzata era accompagnata dalla riduzione della capacita recettiva del mercato del lavoro per le fasce deboli della popolazione.

È proprio in questo scenario dalle tinte fosche che Opera Bonomelli onlus – attiva da anni nel supporto alla marginalità sociale – ha pensato di aprire una nuova attività produttiva, capace sia di fare inclusione sociale che di scrivere un nuovo modo di lavorare, più virtuoso e che mettesse la persona al centro.

Ma quale attività aprire? Quale surplus poteva offrire un'associazione la cui mission era da sempre l’erogazione di servizi rivolti alle persone fragili, in particolare a quelle più vulnerabili?

Il pensiero si è così rivolto alla produzione di ortaggi biologici, con l'intento di generare una nuova economia basata sulla valorizzazione di contesti marginali (in questo caso, i terreni periferici alla città destinati ad agricoltura industriale in attesa di altre destinazione maggiormente remunerative) e la dimensione commerciale basata sui rapporti di prossimità.

Non solo: a essere interessati in questo pensiero di “nuova economia” erano anche i processi di produzione, che dovevano privilegiare modalità produttive rispettose dell’ambiente e la possibilità di dare spazio alla fragilità delle persone occupate.

È nato così il Biorto, concreta opportunità di inserimento lavorativo per persone svantaggiate ma anche processo di sostenibilità sociale che, attraverso il mercato di prodotti biologici, vuole valorizzare i luoghi e gli attori sociali del territorio.

Dal campo alla città

L'attività nel corso degli anni è cresciuta e si è consolidata. Ed è alla luce di questo percorso che quest'anno Opera Bonomelli ha deciso di compiere un ulteriore passo: dalle serre (situate a Treviolo) il Biorto è arrivato direttamente in città, per la precisione in via Carnovali 95, presso il Nuovo Albergo Popolare, con uno spazio commerciale presso la sede dell'associazione.

«Il nuovo spaccio nasce con le medesime finalità che hanno dato origine a Biorto, cioè la creazione di opportunità occupazionali per persone fragili - spiega l'associazione -. Inizialmente l’inserimento avviene nel locale di vendita, ma la prospettiva è di valutare un lavoro di consegna a domicilio dei prodotti, costruendo una rete anche con altri esercizi commerciali del territorio. Questo ci permetterebbe di avviare un lavoro di prossimità e di buon vicinato».

Lo spazio commerciale è stato inaugurato ufficialmente lo scorso 18 ottobre, durante la giornata mondiale di lotta alla povertà, e sarà inizialmente aperto due giorni la settimana, il martedì e il venerdì dalle 16:30 alle 19:30.

Nello spaccio dei prodotti agricoli di Biorto si possono trovare altri prodotti provenienti da piccole attività agricole e sociali. 

Novembre 2019

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