feedFacebookTwitterlinkedinGoogle+

infoSOStenibile

Cremona: Ma che BonTà. In fiera sei cooperative ecosolidali

Al 18° salone delle eccellenze enogastronomiche dei territori sei realtà dell’economia sociale e solidale: lavorare insieme per moltiplicare il risultato

Erano quasi 150 gli stand di produttori di pasta, salumi, vini e formaggi provenienti da tutta Italia che si sono riuniti a Cremona in occasione del BonTà, in una combinazione di storia e cultura per valorizzare le eccellenze e l'identità del patrimonio enogastronomico italiano. Fra questi erano presenti anche le cooperative Cascina Marasco, Filiera Corta Solidale, Radici, NonSoloNoi, InChiostro e Nazareth, che hanno portato all’evento, oltre alla cultura del buon cibo e del rispetto del territorio, anche i loro prodotti freschi, biologici, sani ed etici.

La Cooperativa agricola sociale Cascina Marasco valorizza la diversità attraverso l’inclusione e una filiera agricola, dalla coltivazione alla vendita diretta, che punta alla sostenibilità del cibo cremonese. Per fare ciò, la Cooperativa ha attivato una serie di tirocini per ragazzi che stanno approcciando la produzione del pane, dalla coltivazione alla vendita, con l’obiettivo finale dell’inserimento lavorativo. Fra i progetti futuri, l’apertura di un laboratorio didattico nel quale i ragazzi potranno avvicinarsi al mondo dell’arte bianca, con lo scopo di sensibilizzare i consumatori e le scuole al rapporto tra agricoltura e consumo consapevole.

Filiera Corta Solidale promuove un nuovo modello alimentare: buono per chi mangia, equo per chi produce e sostenibile per l’ambiente, favorendo l’accesso a prodotti naturali, a km0 e ottenuti senza l’impiego di coloranti, additivi o conservanti. I soci possono fare la spesa online di generi alimentari selezionati da produttori del territorio, in questo modo si riducono gli sprechi e i prezzi vengono contenuti. La cooperativa vuole, inoltre, costruire un sistema di Piccola Distribuzione Organizzata, capace di coniugare il diritto a una sana alimentazione con la tutela del territorio, il rispetto dell’ambiente e il sostegno all’economia locale.

La cooperativa sociale Radici si occupa dell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati e di persone disabili nel settore della vendita diretta e a domicilio di prodotti biologici di qualità all’interno di “S-peso bene”: un negozio bio che offre prodotti biologici sfusi. I clienti possono acquistare la quantità desiderata, evitando sprechi e riducendo la produzione di imballaggi. I prodotti scelti per il negozio provengono da realtà locali o da filiere alimentari controllate per garantire freschezza e genuinità, sono inoltre prodotti di stagione provenienti da agricoltura biologica che non utilizza sostanze chimiche.

NonSoloNoi lavora sul territorio cremonese per diffondere i prodotti del commercio equo e solidale e la cultura del consumo responsabile. Per fare ciò, gestisce le Botteghe del Mondo di Cremona, Casalmaggiore e Viadana: negozi specializzati in commercio equo e solidale in cui trovare prodotti e spunti di riflessione sullo sviluppo sostenibile, sulla giustizia sociale ed economica e sul consumo responsabile. NonSoloNoi offre anche proposte di Turismo Responsabile con la partecipazione a viaggi nel Sud del mondo e attraverso la segnalazione di percorsi sul territorio locale e nazionale.

Il Centro di Formazione Professionale InChiostro coinvolge percorsi d’istruzione per ragazzi con disabilità e disoccupati, fornendo loro le competenze necessarie per entrare nel mondo del lavoro in una prospettiva eco-sociale. Gestisce infatti i corsi di Preparazione Pasti, Servizi di Sala e Bar e il diploma per la qualifica di Tecnico di Cucina. Gli studenti sono immersi in una realtà produttiva che offre servizi ristorativi e, ogni prima domenica del mese, cucinano e servono nel ristorante didattico i prodotti degli espositori del Mercato della Terra Slow Food che la cooperativa ospita.

Infine Nazareth svolge attività di progettazione, realizzazione, gestione di servizi educativi ed assistenziali rivolti ai minori e alle famiglie. Durante il percorso di accompagnamento e presa in carico delle persone con fragilità è necessario che queste raggiungano livelli di autonomia sempre maggiori. Per questo Nazareth ha avviato un nuovo settore produttivo investendo in modelli di bioagricoltura: produrre e consumare in maniera pulita, sana e solidale non è la scelta di chi, oggi, si sente più buono, ma la possibilità concreta per contribuire alla salvaguardia del territorio in cui viviamo, migliorando la qualità della vita.

Valeria Ferrari

Dicembre 2022

Articoli Correlati

Incontri, scambi, momenti formativi e ludici hanno arricchito la nuova edizione della...
Dal 21 giugno al 12 luglio torna il festival organizzato da Legambiente Bergamo che...
Il recente libro di Elena Granata evidenzia come le donne abbiano sempre maturato un...
Al Polaresco l’1 e il 2 giugno un fine settimana dedicato ad ambiente, natura e cura del...