feedFacebookTwitterlinkedinGoogle+

infoSOStenibile

Festival IT.A.Cà: all’insegna del turismo responsabile

Festival IT.A.Cà: all’insegna del turismo responsabile

Attenzione ad ambiente, popolazioni e cultura locale. Da Bologna uno sguardo diverso sulle identità delle nostre citta

“Vento d’estate, io vado al mare voi che fate?/non mi aspettate, forse mi perdo” recitava un vecchio brano del cantautore Max Gazzè, quasi a suggerirci di non prendere troppo sul serio l’organizzazione delle tanto agognate ferie.

È pur vero però che esistono modi diversi di smarrirsi durante le vacanze, alcuni di questi più consapevoli di altri. Può tornare utile allora spendere un po’ di tempo per raccogliere informazioni sul tema del turismo responsabile e le sue molteplici declinazioni pratiche.

Secondo la definizione redatta dall’AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile), stiamo parlando di una forma di escursionismo «attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture. Il turismo responsabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio. Opera favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori».

La prima preoccupazione riguarda l’ambiente: il turista responsabile infatti deve evitare di danneggiarlo.

L’altro fattore di attenzione si focalizza invece sulle popolazioni che dimorano nella località visitata: il turista responsabile in questo caso deve mantenere un atteggiamento rispettoso della cultura locale e deve garantire anche il benessere della popolazione. Molto spesso infatti accade che i ricavi dell’industria turistica rimangano in mano a pochi, senza che gli autoctoni riescano a trarne vantaggio.

Nella maggior parte dei casi, l’espressione viene utilizzata con riferimento al turismo nei paesi in via di sviluppo, dove si concentrano una parte essenziale del patrimonio ambientale del pianeta (che l’ecoturismo si ripromette di preservare) e, spesso, popolazioni in difficoltà. In questo senso il commercio equosolidale si propone come una naturale prosecuzione delle pratiche turistiche sostenibili, invitando i viaggiatori ad aderire a stili di consumo etici.

A Bologna IT.A.Cà

Di tutto ciò si è dibattuto ampiamente durante IT.A.Cà, festival di riferimento dedicato alla questione, giunto ormai alla sua ottava edizione.

Ospitata dalla città di Bologna dal 23 al 29 maggio e organizzata dall’Associazione Yoda, Cospe Onlus, Nexus E–R e Aitr, la rassegna quest’anno ha voluto riflettere in particolare sulle specificità del capoluogo emiliano e sul rapporto tra turismo e innovazione sociale con l’obiettivo di dare voce alle realtà più innovative sul territorio che, con il loro lavoro costante e la loro creatività, possono offrire al cittadino-turista uno “sguardo” diverso sulla metropoli intesa come ricettacolo escursionistico.

Momento centrale dell’edizione è stato il convegno internazionale “Cities for people: place making and place branding”, all’interno del quale si è data visibilità ad alcuni casi studio europei con la partecipazione di esperti del settore.

Nella giornata di studi sono state analizzate le diverse azioni che alcune città europee stanno mettendo in campo per combattere lo svuotamento dei centri storici e il dislocamento dei servizi primari verso le periferie.

Sono stati analizzati i casi virtuosi di quelle città che hanno operato un riposizionamento del proprio city brand e una capitalizzazione delle proprie comunità locali cercando di comprendere come i processi di partecipazione non rappresentino unicamente un mezzo di analisi del contesto, ma costituiscano strumenti utili a ridisegnare le funzionalità degli spazi urbani, costruendone più solidamente l’identità.

Fra gli eventi più significativi segnaliamo inoltre l’importante riflessione sull’accessibilità dei percorsi turistici e del patrimonio culturale trattata durante il convegno “Approcci alternativi all’urbanistica, al patrimonio culturale e museale” e “IT.A.CÁ Fair: la fiera dell’innovazione per nuove dimensioni di viaggio”, tenutasi all’interno degli spazi monumentali di Dynamo, la nuova Velostazione di Bologna.

Davide Albanese

Giugno 2016

Articoli Correlati

Il piacevole cambiamento dopo la stagione fredda porta con sé la fatica dell’adattamento...
Torna il 27 aprile a Bonate Sopra l’ormai consolidata manifestazione “Per filo e per...
Perché in un labirinto non ci si perde, ci si trova Che sia divertente come quello della...
Storie, saggi e ricerche in una pubblicazione corposa e ricca di storia, di scoperte e di...