Il dolce antenato
Forse non tutti sanno che il mandarino, insieme a cedro e pomelo, costituisce una delle tre specie originarie da cui derivano tutti gli agrumi che conosciamo. Nonostante l’origine di tutti i citrus sia l’Estremo Oriente, piante di agrumi vengono ormai prodotte in moltissime aree del Mondo, tra cui l’Italia.
Il mandarino è caratterizzato dalla forma tondeggiante, appiattita alle estremità ,e dalla buccia arancione molto sottile e facilmente staccabile dalla polpa, che lo rende di facile consumazione.
La polpa è strutturata in spicchi,
come per gli altri citrus, dai quali si contraddistingue per la caratteristica dolcezza. Altamente produttivo, l’albero di mandarini (appartenente alla famiglia delle Rutacee) produce tra i 400 e i 600 frutti all’anno. Dell’originario Citrus reticolata esistono diverse varianti, nonché alcuni ibridi.
Tra questi la clementina, la cui assenza di semi ne ha stabilito la fama, facendola diventare l’agrume più consumato dopo l’arancia. Il mandarino ha molte proprietà terapeutiche e nutrizionali, è ricco di vitamina C, A e vitamine del gruppo B. Inoltre, è pieno di fibre che lo rendono alleato dell’intestino.
Estremamente digeribili e anzi anch’essi ricchi di nutrimento sono i semi del frutto, che insieme alla buccia piena di limonene (antiossidante) fanno del mandarino un frutto immancabile nelle nostre tavole durante i mesi invernali.
Ingredienti
• 100 ml di succo di mandarino
• 200 ml di latte di soia
• 75 gr di zucchero di canna
• 20 gr di fecola di patate
• 15 gr di farina
• Vaniglia
Preparazione
Mescolare in una ciotola il succo dei mandarini insieme allo zucchero, aggiungere la farina setacciata e la vaniglia.
Unire al composto il latte e posizionare il tutto dentro un pentolino. Trasferire sul fuoco e mescolare con cucchiaio di legno sino a che il composto non risulterà denso. La crema è pronta all’utilizzo e per conservarla sarà necessario coprirla con pellicola e riporla in frigorifero.