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Raffreddore... che fastidio!

Raffreddore... che fastidio!

Passa da solo o è meglio usare qualche rimedio?

Il raffreddore è una delle compagnie più frequenti della stagione invernale! Fortunatamente, a parte il disagio indotto da un naso insistentemente chiuso o gocciolante, è una manifestazione del tutto innocua e se ne va nel giro di pochi giorni. Ma allora vale la pena utilizzare prodotti farmaceutici appositi, oppure sono sufficienti un minimo di riguardo, di riposo e soprattutto di pazienza? Probabilmente in questo caso la risposta più opportuna è “dipende”.

Un virus contagioso... e fastidioso

Il raffreddore è causato da un virus facilmente trasmissibile e per questo fortemente contagioso: le goccioline emesse durante la giornata da un individuo raffreddato si trasmettono con estrema facilità agli altri individui presenti nell’ambiente. Il virus contagia l’ospite penetrando le mucose delle vie aeree e nel giro di 24-48 ore inizia il ciclo di replicazione virale, scatenando le manifestazioni tipiche del raffreddore: naso chiuso e gocciolante e un senso di intontimento e debolezza generalizzata.

Qualche anno fa era stato commercializzato un farmaco, formulato sotto forma di inalatore per le basse vie respiratorie, destinato a bloccare questo meccanismo di replicazione virale impedendo di fatto al virus di infettare l’ospite e generare malattia; fu sostanzialmente un buco nell’acqua, sia per la necessità di iniziare con estremo tempismo tale terapia, sia perché di fatto il raffreddore può essere benissimo affrontato con rimedi e trattamenti volti ad attenuare i sintomi, fastidiosi ma certamente tollerabili.

Tali sintomi riguardano essenzialmente l’apparato respiratorio, soprattutto nelle alte vie: l’infezione virale genera uno stato infiammatorio a livello delle mucose nasali con conseguente edema (ossia rigonfiamento: è ciò che induce la sensazione di “naso chiuso”) e gocciolio continuo. A questi sintomi si accompagna un malessere e in alcuni casi qualche linea di febbre. Quali rimedi possono essere utili per lenire questi sintomi?

Rimedi vecchi e nuovi

Il vecchio rimedio dei nostri padri e nonni resta sempre valido: fumenti caldi con o senza essenze balsamiche (Timo, Pino, Eucalipto, per citare le più note). Al primo impatto i vapori caldi creano un aumento del disagio respiratorio; in un secondo momento tuttavia si inizia ad avvertire un evidente sollievo che può durare qualche ora. I vapori balsamici, oltre ad alleviare i sintomi, aiutano inoltre a combattere l’infezione virale, dal momento che il virus del raffreddore soffre il calore! Ai fumenti si possono associare altri rimedi, classificabili in due grandi categorie.

FARMACI AD USO TOPICO

Sono gli spray nasali decongestionanti, in grado di alleviare temporaneamente ma molto rapidamente la sensazione di”naso chiuso”. Ai vecchi vasocostrittori, si sono affiancati dei preparati a base di soluzioni saline Ipertoniche, ovvero con una concentrazione di sale di molto superiore a quella fisiologica (3% contro 0,9%).

I decongestionanti nasali di vecchia generazione sono sconsigliati sia in età pediatrica sia per pazienti con problemi cronici di ipertensione arteriosa o cardiopatici; possono infatti creare a livello sistemico un peggioramento della condizione di pressione arteriosa, ma possono altresì indurre a livello locale una desensibilizzazione delle mucose e un effetto “rebound”, che causa un peggioramento invece che un miglioramento. Le soluzioni saline Ipertoniche sono invece del tutto innocue e possono essere utilizzate a partire dai bambini molto piccoli fino alle persone anziane; sono nell’immediato meno efficaci rispetto ai farmaci precedenti, ma sono molto più utilizzabili.

A livello topico è sempre consigliabile eseguire un accurato lavaggio, con soluzioni saline Isotoniche (ossia con concentrazione di sale pari a quella fisiologica) delle vie respiratorie per rimuovere tutto quanto può essersi depositato sulle mucose.

FARMACI PER USO SISTEMICO

Sono compresse, compresse effervescenti, bustine, sciroppi; il mercato offre una gamma molto ampia di formulazioni, caratterizzate dall’associazione tra due o più principi attivi, volti a lenire sia la sintomatologia respiratoria sia il malessere generalizzato; nel primo caso si tratta solitamente di Antistaminici o di Vasocostrittori, mentre nel secondo caso normalmente sono presenti Paracetamolo (in dosaggi anche inferiori rispetto a quelli abitualmente suggeriti per la febbre), Acido Acetilsalicilico o Ibuprofene (quest’ultimo in crescente aumento).

Dott. Michele Visini

Dicembre 2018

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