feedFacebookTwitterlinkedinGoogle+

infoSOStenibile

Turismo enogastronomico tra sostenibilità e gola

Turismo enogastronomico tra sostenibilità e gola

Viaggio alla scoperta del territorio e delle sue bellezze ma anche dei sapori tipici della tradizione

Le Strade dei Vini e dei Sapori della Lombardia sono dodici percorsi enogastronomici che si snodano attraverso l’intera regione, alla scoperta di prodotti di eccellenza, paesaggi naturali e bellezze artistiche e architettoniche.

Le Strade dei Vini e dei Sapori, aprono le porte al turismo enogastronomico regionale, dove protagonisti sono i vigneti e le cantine, accanto alle altre produzioni di qualità, come l’olio di oliva e tutti i prodotti tipici della Lombardia.

Si snodano lungo circa 1.500 km attraverso 124 comuni e una rete di 208 agriturismi e 50 alberghi, 190 aziende vitivinicole e 150 produttori tipici. Nei prossimi mesi, esploreremo insieme questi territori, scoprendo di volta in volta borghi e paesaggi, prodotti gastronomici tipici e di eccellenza, vini che si fanno ricordare.

In previsione delle gite estive o delle vacanze, vi proponiamo in questo numero alcuni percorsi che attraversano paesaggi incantati e scenari naturali di rara bellezza. Era il 1981 quando Maurizio Zanella, oggi presidente del Consorzio e fondatore di Ca’ del Bosco, con il cuoco Vittorio Fusari aprì un’osteria a Iseo.

Si chiamava il Volto ed era stata pensata come ritrovo per amici, un luogo in cui si potessero gustare grandi vini e mangiare ottimi bocconi. Questo esperimento enogastronomico fu il primo in Lombardia a ottenere una stella Michelin e da allora non è stato certo l’unico.

 

I paesaggi della regione

Strada dei Sapori e delle Valli Varesine

Questo itinerario interessa l’intera porzione montana della provincia di Varese, andando a toccare i territori della Valceresio, Valcuvia, Valganna, Valmarchirolo e Valli del Luinese. Il paesaggio si tinge del verde delle valli, che si stagliano sullo sfondo delle cime innevate delle Alpi.

Da visitare i borghi storici rivieraschi e i relativi lungolaghi, porti e darsene (Maccagno, Lavena Ponte Tresa, Porto Valtravaglia), il paese dipinto di Arcumeggia, i siti archeologici e le opere di fortificazione (Torre imperiale di Maccagno, la Linea Cadorna, resti di fortificazioni a Brezzo di Bedero e Pino sul Lago Maggiore).

Passerete dalle ville nobiliari ai parchi otto-novecenteschi con conifere e specie tropicali di pregio, fino ai numerosissimi santuari come quello della Madonna della Punta a Maccagno, Pieve di Arcisate o Badia di San Gemolo.

Strada dei Vini e dei Sapori del Garda

L’itinerario si snoda nell’entroterra bresciano del Benaco, sulle colline moreniche che sono il primo accenno d’increspatura del terreno a fronte della vasta pianura, che da lì in avanti si apre.

Il paesaggio delle sponde del Garda e i territori circostanti sono mete di turismo enogastronomico, che qui si concilia con un patrimonio naturale e artistico supportato e valorizzato dalla cornice del lago.

Strada dei Vini e dei Sapori Mantovani

Il percorso inizia dai Colli Morenici Mantovani, sinuose curve verdeggianti attraversate dal Mincio che si affacciano sul Lago di Garda, diramandosi fino a Bande, frazione di Cavriana, dove nacque Virgilio.

Merita una sosta Villa Mirra Siliprandi, residenza tra le più care ai Gonzaga e oggi sede del Museo Archeologico dell’Alto Mantovano. Seconda tappa, Solferino dove è d’obbligo una visita al Museo del Risorgimento.

La strada tocca poi Castiglione delle Stiviere, la città di Luigi Gonzaga, di cui si possono ammirare le residenze a Volta Mantovana. Merita un’esplorazione la riserva naturale di Castellaro Lagusello prima di raggiungere Mantova, punto di congiunzione tra le DOC Colli Morenici Mantovani e il Lambrusco Mantovano, sede di un patrimonio storico e artistico di fama internazionale.

Ricco di spunti suggestivi anche l’itinerario a sud del Po, con San Benedetto Po e il suo complesso monastico Polironiano, Gonzaga e Poggio Rusco. Nella zona di confluenza tra l’Oglio e il Po, a sud ovest della provincia, si trovano poi Sabbioneta, patrimonio dell’Unesco, e Viadana, terra di Lambrusco e melone.

Strada del Gusto Cremonese nella Terra di Stradivari

La Strada del Gusto Cremonese nella terra di Stradivari si snoda nella provincia di Cremona, territorio ricco di risorse paesaggistiche e di luoghi d’arte e di cultura, in cui la musica è da sempre protagonista.

La strada è lunga circa 567 km e attraversa 115 comuni, costellata da aziende agricole che da maggio a ottobre organizzano laboratori e degustazioni. Innumerevoli le proposte gastronomiche e gli eventi come il Festival del gusto, che legano la tradizione gastronomica ai numerosi fiumi.

Nel periodo estivo, da giugno ad agosto, protagonista della tavola è il Melone di Casteldidone, pesce d’acqua dolce, mentre in novembre la gastronomia va a braccetto con la musica, alla riscoperta dei piatti tipici della tradizione. Appuntamento che è ormai tradizione: la preparazione e la degustazione dei vari tagli di bollito cremonese accompagnati dall’immancabile mostarda di Cremona.

Alice Motti

Luglio 2016

Articoli Correlati

Incontri, scambi, momenti formativi e ludici hanno arricchito la nuova edizione della...
Dal 21 giugno al 12 luglio torna il festival organizzato da Legambiente Bergamo che...
Il recente libro di Elena Granata evidenzia come le donne abbiano sempre maturato un...
Al Polaresco l’1 e il 2 giugno un fine settimana dedicato ad ambiente, natura e cura del...