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Un passo avanti lungo 250 km con l’autostrada “smart”

La tratta autostradale Milano-Torino diventerà la prima in Europa ad adottare una tecnologia hi-tech e green utilizzando materiali di riciclo

Non sempre la strada più veloce è la migliore, ma nel caso della ripavimentazione del tratto autostradale dell’A4 che collega Milano e Torino sì, e sarà il primo in Europa ad utilizzare una nuova tecnologia dal brevetto Made in Italy: Gipave®. Si tratta di un materiale in grado di trasformare e riciclare le materie plastiche in asfalto per strade, facendo leva sul riciclo e sulla capacità di abbassamento delle emissioni e dei consumi energetici. Il manto stradale sarà infatti realizzato con fresato, proveniente dalla pavimentazione esistente e reimpiegato per il 70%, e con grafene, resistente come il diamante e flessibile come la plastica, plastiche dure riciclate che, se non impiegate in attività di questo tipo, finirebbero in discarica o dentro un termovalorizzatore.

Il gruppo Astm, tra i principali player mondiali nel settore delle infrastrutture, per la ripavimentazione di 250 km dell’autostrada A4, impiegherà questa tecnologia lungo le corsie riservate alla marcia lenta di mezzi pesanti e perciò più soggette al deterioramento, in entrambe le direzioni che collegano i due principali poli economici ed industriali del Nord Ovest italiano. Gipave® è il risultato di sei anni di ricerca condotta da Iterchimica, un’azienda bergamasca che opera in novanta Paesi in tutto il mondo, leader nella progettazione e nella realizzazione di prodotti e tecnologie per asfalti sostenibili, alla quale hanno contribuito G.Eco, l’Università di Milano-Bicocca e la britannica Directa Plus, fornitore di prodotti a base di grafene. Lo studio di sostenibilità è stato invece eseguito dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali dell’Università di Bologna.

I risparmi previsti

Il riciclaggio di prodotti di scarto di alta qualità riflette la tendenza mondiale ad affrontare le problematiche ambientali esistenti cercando di incentivare l’uso efficiente delle risorse e ridurre le emissioni di carbonio. Rispetto a una manutenzione standard, la soluzione individuata per la Milano-Torino permetterà di:

  • ridurre i consumi energetici del 30%, corrispondente a circa 90 milioni di kWh, l’equivalente del fabbisogno energetico annuo di 30mila famiglie;
  • abbattere di 18,3 milioni di chilogrammi le emissioni di CO2 equivalenti, ovvero quasi il 40% in meno rispetto all’utilizzo di materiali tradizionali, pari all'azione di assorbimento di circa 115mila alberi;
  • riutilizzare circa 1.500 tonnellate di plastiche dure, un peso che equivale a quello di 1.200 automobili;
  • risparmiare 23 milioni di kg di bitume e 480 milioni di kg di materie prime non rinnovabili e inquinanti, estratte da cave con conseguente grande risparmio anche del suolo.

In generale, l’utilizzo dell’asfalto al grafene permette di accelerare il processo di transizione ecologica e ambientale delle infrastrutture; un progetto che contribuirà al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030 previsto dall’agenda Onu. Sicuramente questo progetto segna un importante spartiacque fra il prima e il dopo dell’edilizia autostradale, ma rappresenta solo l'inizio di un percorso all'interno del più ampio disegno “Smart Road”, con la speranza che possa presto essere replicato anche in altre strade del bel Paese.

Valeria Ferrari

Marzo 2024

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