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Verso un’economia circolare

Economia circolare convegno

Opportunità e proposte per accelerare il passaggio a un modello di sviluppo finalmente sostenibile. Il convegno del 5 maggio al Festival Brescia Green

Si è discusso di economia circolare nell’incontro d’esordio della prima edizione di Brescia Green con amministratori, associazioni, imprese e terzo settore, ognuno portando la propria esperienza personale e di settore.

Nel pomeriggio di venerdì 5 maggio, dopo l’introduzione dell’assessore all’Ambiente del Comune di Brescia Gianluigi Fondra, è risuonato tra le mura della Sala Danze del MoCa (ex tribunale) l’appello del professor Pierluigi Malavasi, direttore dell’Alta Scuola per l’Ambiente dell’Università Cattolica, ad accelerare e a estendere il fronte comune verso un’economia circolare, cambiando i propri stili di vita, come scelta quotidiana.

A fargli eco la Coordinatrice scientifica dell’Area smart city del medesimo istituto, Caterina Braga: recupero e riduzione dei rifiuti meritano un’unica risposta integrale, con soluzioni che puntino in maniera decisa verso un modello capace di rispondere a un nuovo paradigma in grado di diventare volano e opportunità per tutti, se sfruttato appieno.

Presente anche Regione Lombardia con Silvia Galante della Direzione generale Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile, che ha illustrato in particolare i Fondi Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2014-2020 messi a disposizione dalla Regione per banda larga, illuminazione pubblica a led e riqualificazione energetica degli edifici. Il tutto per l’abbattimento globale delle emissioni di CO2.

Un impegno che vede coinvolte anche le imprese, in particolare quelle del comparto edile: Giuseppe Amici, funzionario di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale ha sottolineato proprio come il 75% delle imprese coinvolte nell’economia circolare siano artigiane. Circa 6mila nella sola provincia d Brescia. Settore vivo e con molteplici possibilità, messo in difficoltà spesso da bandi complicati e fondi non sempre mirati.

Aggiunge una semplice richiesta alla politica: meno complicazioni burocratiche e amministrative, incentivi per i sistemi premianti e logiche di defiscalizzazione e riduzione delle tariffe, per imprese e cittadini.

La seconda parte dell’incontro si è aperta con l’intervento di a2a a cura di Lorenzo Spadoni che sottolinea: «la riduzione della dipendenza da fonti fossili nel settore del riscaldamento è per noi una prerogativa su cui stiamo lavorando. Abbiamo calcolato virtualmente la possibilità concreta di azzerare questa dipendenza entro il 2050. Una strategia che sarà resa possibile dall’interconnessione tra sistema di teleriscaldamento, innovazione tecnologica e crescente recupero del calore da fonti industriali».

All’ingegnere Fausto Cancelli di Aprica il compito di illustrare i decisivi progressi dall’introduzione della raccolta differenziata a Brescia. Un impatto positivo, quello del sistema combinato con raccolta e cassonetti a calotta, ben accettato e sostenuto attivamente dalla cittadinanza.

Dal canto suo Agostino Coluzzi di Legambiente ha ribadito l’importanza di questa svolta verde, stigmatizzando però l’eccessivo uso delle green box in città, augurandosi che a regime, il nuovo sistema possa davvero offrire la possibilità concreta di una riduzione delle tariffe per i cittadini più virtuosi.

«Questione di tempo - conferma Cancelli -. Non appena il sistema sarà entrato a regime i risultati si vedranno anche in termini di riduzione delle bollette».

Che l’economia possa davvero essere circolare è mostrato anche dall’impegno di tante cooperative sociali che operano in questa direzione: a intervenire Alessandro Zani, Presidente della Cooperativa sociale Cauto, che ha descritto il progetto di Dispensa sociale, vale a dire vent’anni sul territorio nel recupero degli alimenti che altrimenti sarebbero finiti sprecati e 7mila persone a settimana che ne beneficiano concretamente.

La stessa Cooperativa è attiva da anni anche nel recupero di abiti usati destinati a una seconda vita, in particolare in un progetto in collaborazione con la Caritas, come spiegano Lorenzo Romanenghi (Cauto).

Un parterre estremamente qualificato, per una città industriale come Brescia, pronta e propensa a una vera svolta verde, se capace di sfruttare davvero quella rete già presente, che necessita di una co-progettazione sempre più sinergica e articolata e che metta insieme, come in questo convegno, i diversi attori della società: istituzioni, università, imprese, associazioni e mondo della cooperazione.  

Giugno 2017

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