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Bergamo scolpita

Le pietre raccontano la loro città

Le città sono raccoglitori di storie che possiamo scoprire grazie a un’attenta osservazione di ciò che ci circonda ma non sempre è immediato cogliere il senso di quanto le architetture urbane sanno suggerire.

Prendiamo il caso di Bergamo: proprio i dettagli meno evidenti possono narrare qualcosa di importante legato alle vite precedenti della città, alle dominazioni che qui si sono alternate e ai personaggi che ne hanno fatto la storia.

Quando per esempio in Città Alta ci troviamo di fronte a lapidi in pietra con iscrizioni e stemmi a rilievo abrasi che vegliano su cisterne o fontane, e che potrebbero passare inosservate perché presentano soltanto l’ombra di un antico messaggio, siamo in realtà di fronte a un’importante testimonianza di secoli di storia cittadina: un tempo vi si potevano leggere i nomi dei vicini – abitanti dei 21 quartieri cittadini di medievale memoria – preposti alla manutenzione e al riempimento della fonte e le tracce delle insegne dei capitani o podestà veneti che edificarono l’opera o fecero in modo che Venezia pagasse per essa.

Ma, anche se può sembrare strano, l’aspetto più significativo è l’abrasione che rende la lapide di quasi impossibile lettura: ci riporta infatti alla caduta della Serenissima, nel 1797, quando la scomoda memoria della dominazione precedente fu letteralmente cancellata dai rivoluzionari a favore dei francesi nel tentativo di scrivere una nuova pagina della storia cittadina.

Pagine che custodiscono la voce delle pietre

Queste e altre interessanti informazioni sono contenute nel volume “Bergamo scolpita – Città Alta e Colli”, con il quale le curatrici Marcella Cattaneo e Tosca Rossi hanno voluto conservare e valorizzare quanto emerge dalle pietre di Bergamo Alta.

L’opera suggerisce un itinerario ideale che, dai Colli fino al borgo storico, accompagni il lettore alla scoperta di queste tracce poco visibili che costituiscono preziose testimonianze del passato della città. Grazie a un meticoloso lavoro di ricognizione e schedatura, le due storiche dell’arte hanno rilevato lapidi, stemmi gentilizi, rilievi e statue presenti a Bergamo donando al lettore profano, e a quello già esperto della storia della città, nuove lenti attraverso le quali osservare e decifrare queste pietre parlanti.

Itinerari alla scoperta della Bergamo scolpita

Durante le visite guidate organizzate da Tosca Rossi lungo gli itinerari di Bergamo scolpita si ripercorre la storia della città sperimentando sul campo l’emozione della scoperta: nella pavimentazione di via Solata si possono trovare le scacchiere per i giochi dei bambini, nella scala che segna il passaggio tra piazza Mercato delle Scarpe e Piazza Angelini frammenti di lapidi provenienti dal cimitero di Valtesse, chiaramente riconoscibili e utilizzate nei gradini, su diversi edifici di Città Alta i trigrammi di San Bernardino da Siena, emblema del santo che giunse due volte a Bergamo, nel 1419 e nel 1422, con la funzione di paciere tra le fazioni avverse di guelfi e ghibellini.

Oltre a fornire una precisa schedatura dei reperti, che vengono così identificati e sottratti all’oblio, l’opera delle due studiose ha il grande merito di segnalare anche alcuni casi di preziosi gioielli cittadini che oggi versano in uno stato di incuria e che meriterebbero di essere conservati e valorizzati.

È il caso delle polveriere veneziane cinquecentesche di Colle Aperto o dell’architrave in forma di trittico raffigurante la Madonna con Bambino tra Santi, e risalente al primo Quattrocento, inspiegabilmente posta all’ingresso del parco della Crotta, a terra, a fianco degli immondezzai e del posteggio per due motociclette.

Il successo riscosso da questa pubblicazione durante l’ultima Fiera dei Librai (è stato l’ottavo libro più venduto) è una prova del fatto che i lettori sono interessati a proposte editoriali originali che approfondiscano la conoscenza della città di Bergamo: in molti saranno in attesa del secondo volume, attualmente in preparazione, dedicato ai Borghi Storici e a Città Bassa.

Ci auguriamo che anche il terzo appuntamento, dedicato agli edifici sacri, sia presto messo in stampa per poter conoscere, e dunque apprezzare, le tante storie inedite che Bergamo può raccontare attraverso le sue pietre.

Livia Salvi

 

Save the date

> Per scoprire Bergamo con Tosca Rossi

• 12 settembre ore 20.00: Bergamo scolpita I parte

• 14 settembre ore 20.00: Bergamo scolpita II parte

• 24 settembre ore 11.00 e ore 14.30: Astino

• 1 ottobre ore 21.00: L’ex convento e la chiesa di San Nicola ad Almenno San Salvatore (Bg)

> Le prossime presentazioni del volume Bergamo Scolpita

• 19 settembre: Biblioteca Pelandi - Bergamo

• 28 settembre: Biblioteca di Levate (Bg)

• 30 settembre: Libreria IBS - Bergamo

• 5 ottobre: Biblioteca Tiraboschi - Bergamo

• 5 ottobre: Biblioteca di Ranica (Bg)

• 12 ottobre: Biblioteca di Villa di Serio (Bg)

Gli incontri si svolgeranno nel tardo pomeriggio o in prima serata

Per informazioni e per la prenotazione obbligatoria

alle visite guidate scrivere a: tosca.rossi@gmail.com

Settembre 2017

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