È a Roma il più grande murales ecologico d’Europa
Questa storia si intitola “Hunting pollution”, cioè “A caccia di inquinamento”.
E racconta dell’airone più grande del mondo, che dipinto su un’enorme parete urbana, è in grado di mangiarsi lo smog così come gli aironi in carne e ossa si mangiano i pesci.
A Roma, sulla parete di un palazzo residenziale in via Del Porto Fluviale nel quartiere Ostiense, è arrivata infatti a ottobre un'opera di street art tanto bella quanto utile, firmata Iena Cruz (nato Federico Massa), street artist milanese da anni impegnato come muralista e scenografo, specialmente a New York, sulla tematica della sostenibilità ambientale.
“Hunting pollution” è infatti realizzato con una vernice capace di “mangiare” le sostanze inquinanti, e con i suoi 1000 metri quadrati è il più grande murales mangia-smog d'Europa.
L'idea nasce da un team di professionisti d’impresa e di marketing che hanno fondato un’associazione no profit denominata Yourban2030, per impegnarsi attivamente nella cultura della sostenibilità ambientale e sociale, nonché nella rigenerazione urbana; già attiva in numerosi altri progetti nella capitale, questa associazione tiene molto al rapporto fra uomo e ambiente, che tende a perdersi nella frenesia della vita cittadina.
Come trenta alberi
L'airone, maestoso uccello scelto emblematicamente perché a rischio di estinzione, è stato dipinto con Airlite, una pittura molto particolare che, reagendo con la luce, è in grado di catturare le particelle inquinanti presenti nell’aria.
Con i suoi 1000 metri quadrati di estensione, “Hunting pollution” riesce ad avere un impatto sull’ambiente pari a quello di un bosco di 30 alberi.
Si stima infatti che 12 metri quadrati di Airlite riescano a eliminare l’inquinamento prodotto da un’autovettura in un giorno.
Andrea Emilio Orsi