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Ingres, il pittore delle odalische in mostra a Milano

Ingres, il pittore delle odalische in mostra a Milano

A Palazzo Reale due importanti mostre di artisti poliedrici che hanno rivoluzionato l'arte

Originario di Montabau, città del Sud della Francia nel 1780, Jean-Auguste-Dominique Ingres a diciassette anni si trasferì a Parigi per studiare con il grande Jacques-Louis David, il promotore della rivoluzione neoclassica. Partendo dalla lezione di David, Ingres mostrò al mondo dell'arte come manipolare i corpi attraverso torsioni e scatti anti-naturalistici. Un secolo più tardi fu Pablo Picasso a far sua la lezione di Ingres; il ritorno all'ordine del pittore spagnolo fu infatti fortemente influenzato dal manierismo ingresiano. Fino al 23 giugno sarà possibile fare un tuffo nel passato neoclassico di Ingres grazie alla mostra allestita al Palazzo Reale di Milano, che espone centocinquanta opere, di cui sessanta capolavori di Ingres, oltre ai quadri di Jacques-Louis David, Antonio Canova, Pierre Paul Prud’hon e Andrea Appiani.

Dipingere un corpo statuario

Scriveva Baudelaire: «Uno degli aspetti che distinguono il talento di Ingres è il suo amore per le donne: muscoli, pieghe della carne, ombre delle fossette, ondulazioni della pelle, non manca nulla quando impegna il suo genio con le grazie di una giovane beltà».

Ingres a sua volta incitava: «Dobbiamo fare della pittura scultorea», confessando umilmente la sua volontà di gareggiare con Raffaello e con la pittura e la scultura classiche. La mostra a Palazzo Reale mette in luce proprio la modernità della produzione artistica di Ingres, nel contesto culturale europeo tra il 1780 e il 1820, con una particolare attenzione al ruolo fondamentale che rivestì Milano, uno dei centri più importanti dell’Europa Napoleonica. Emerge così la portata rivoluzionaria del pittore delle odalische, realista e manierista al tempo stesso, affascinante tanto per le sue esagerazioni espressive che per il suo gusto del vero.

Il generale come Giove

Il quadro più rappresentativo della mostra di Milano è l’imponente “Napoleone I sul trono imperiale”, nel quale il generale corso viene assimilato a un Giove onnipotente. Questo quadro nasconde un omaggio proprio all'ammirato Raffaello: sul bordo sinistro del tappeto vi è infatti rappresentata la “Madonna della seggiola” del pittore di Urbino.

Il Napoleone di Ingres, opera completata nel 1806 e presentata al Salon parigino nello stesso anno, non ottenne il successo che noi oggi, incantati davanti al maestoso quadro, ci aspetteremmo: fin da subito infatti l'opera fu oggetto di critiche molto aspre, suscitate dalla mancanza di somiglianza all'imperatore dei francesi. Ingres, ricoperto di vituperi da parte della stampa, partì per Roma proprio in concomitanza con l'apertura del Salon, iniziando un vero e proprio esilio volontario destinato a durare diciotto anni.

L’arte a tutto tondo

A Ingres è dedicato un modo di dire francese. Violon d’ingres indica una persona che eccelle in una disciplina coltivata parallelamente alla propria attività principale. Il giovane Ingres infatti, contestualmente a quello della pittura, venne avviato anche allo studio della musica. Egli rivelò doti notevoli, tanto da diventare secondo violino dell'orchestra municipale di Tolosa. Un altro artista che eccelse in ogni disciplina in cui si applicò fu l’intramontabile Leonardo da Vinci, del quale quest’anno si celebrano i 500 anni dalla morte. Un'esposizione a Palazzo Reale ci mostra l'eredità di Leonardo naturalista e pittore, affrontando in particolare l’impatto del maestro sulla rappresentazione della natura in Lombardia. L’allestimento vuole mettere in dialogo l’arte con le rappresentazioni scientifiche dal Museo di Storia Naturale di Milano. La mostra “Il meraviglioso mondo della natura” sarà visitabile fino al 14 luglio.

Cristina Cireddu

Didascalia fto: J. A. D. Ingres, Napoleone sul trono imperiale, 1806. Olio su tela cm. 260 x 163

Mostre in Lombardia... e non solo

  • La pittura come il mare. Esposizione di opere di Piero Guccione, Circa 60 opere tra oli e pastelli che hanno per tema il ma-re e la natura arida dell’estremo lembo della Sicilia orientale a partire dai primi anni settanta fino al 2012. Mendrisio - Piazzetta dei Serviti. Fino al 30 giugno 2019.
  • Morbelli (1853-1919) In occasione del centenario della morte, la mostra rende omaggio a Angelo Morbelli, uno dei protagonisti della grande rivoluzione divisionista tra Otto e Novecento, artista piemontese di nascita ma milanese di adozione. Oltre trenta opere del maestro, provenienti dai più importanti musei italiani ed europei. Milano - GAM - Galleria d’Arte Moderna di Milano - Via Palestro 16. Fino al 16 giugno.
  • Il meraviglioso mondo della natura. Organizzata in occasione dei 500 anni della morte di Leonardo da Vinci, l’esposizione affronta, per casi esemplari, come la rappresentazione della natura in Lombardia sia cambiata anche grazie ai soggiorni milanesi dell’artista. La mostra comprende opere d’arte che, in uno spettacolare allestimento, dialogheranno con reperti naturalistici provenienti dal Museo di Storia Naturale di Milano. Milano - Palazzo Reale - Piazza Duomo 12. Fino al 14 luglio 2019.
  • Storie in movimento. Italiani a Lima, Peruviani a Milano. L'esposizione traccia le vicende legate ai flussi migratori tra Perù e Italia, con un approfondimento sulla comunità milanese, la quarta comunità per numero di presenze in città. Figure cardine dell’esposizione sono l’economista e storico delle idee Antonello Gerbi e l’artista Jorge Eduardo Eielson, illustri esempi della migrazione tra Milano e Lima. Milano - Mudec - via Tortona 56. Fino al 14 luglio 2019.
  • Le macchine di Leonardo. In occasione del centerario della morte di Leonardo da Vinci saranno proposti una serie di eventi che intendono evidenziare la figura di Leonardo nella sua duplice veste di artista e di inventore. La mostra è composta da circa 80 modelli in legno perfettamente funzionanti, accuratamente realizzati a mano dall’artigiano Paolo Candusso. Lomazzo - Como Next – Spazio Cotonificio 1890 - Via Trento 1 Dal 1° al 14 aprile 2019.
  • Gli animali nell'Arte dal Rinascimento a Ceruti. L’Associazione degli Amici di Palazzo Martinengo festeggia i suoi cinque anni di attività con una mostra dedicata alla rappresentazione dei nostri amici animali nell’arte rinascimentale e barocca italiana. Brescia - Palazzo Martinengo - via dei Musei 30. Fino al 9 giugno 2019.

 

Aprile 2019

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