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Mille Miglia: una corsa lunga 86 anni in viaggio tra le regioni d’Italia

Mille Miglia

Diretta testimonianza dalla Mille Miglia 2013: classico appuntamento primaverile con la rievocazione automobilistica più famosa al mondo tra cultura, paesaggi mozzafiato, sapori e solidarietà

Ogni anno il territorio italiano ospita uno spettacolo itinerante definito “la corsa più bella del mondo”: si tratta della rievocazione storica automobilistica della leggendaria Mille Miglia.

Partendo da Brescia, giovedì 16 maggio, si sono susseguiti tre giorni di competizioni cronometriche che hanno attraversato le più suggestive location naturalistiche, storiche e paesaggistiche delle regioni del nord e del centro Italia. Monti, laghi, borghi e città accolgono gli oltre 400 equipaggi in una calda atmosfera popolare che richiama costumi e sapori di un tempo. Ogni cittadina, grande o piccola che sia, si veste a festa per esultare al passaggio di un “museo itinerante” simbolo dell’industria automobilistica italiana.

La 86esima edizione ha avuto come tappe principali la città estense di Ferrara e Roma. Il transito di questa carovana di auto d’epoca ha attraversato la nostra nazione lungo 1.485 chilometri di strade statali con 54 prove cronometrate, 13 controlli orari e 21 controlli timbro. Si tratta, infatti, di una competizione di regolarità ad elevata velocità con vetture prodotte fino al 1957. La Mille Miglia è una rievocazione storica di una corsa che si è svolta tra il 1927 ed il 1957, sospesa per decenni a causa di un gravissimo incidente che causò la morte di 12 persone tra piloti e pubblico. All’epoca si trattava di una corsa di velocità svolta con auto destinate alla vendita per mostrarne le prestazioni: sfide impensabili, tra una tecnologia ancora agli albori e la temerarietà d’animo dei piloti. Nel 1930 il grande Tazio Nuvolari, ad esempio, mantenne una media di ben 100km/h mentre solo poche auto già all’epoca superavano i 250km/h di velocità di punta.

Ad oggi la Mille Miglia ha acquisito un taglio diverso e soprattutto le auto devono rispettare necessariamente requisiti storici (modelli antecedenti al 1957) per ricreare lo spirito originario. Per dovere di cronaca non si possono omettere i nomi dei vincitori: il 2013 annovera nell’albo d’oro l’equipaggio argentino Tonconogy-Berisso al volante di una Bugatti T40 del 1927, seguiti da un’Alfa 6C e da un’Aston Martin, entrambe del 1933. Oltre a tutto ciò la Mille Miglia è soprattutto emozione: capannelli di gente festante che si accalca all’ingresso di paesi, club di auto e moto d’epoca che si accodano al passaggio dei bolidi sfreccianti, folkloristici personaggi che seguono da anni la Mille Miglia con costumi nordici e cornamuse, sono esempi di entusiastica partecipazione dell’eterogeneo pubblico amante di questa competizione.

Non si può non menzionare l’arrivo in notturna a Ferrara dove, tra balle di fieno e la buia campagna illuminata solo da vecchi fanali di auto d’epoca, è trascorsa la prima notte con i veicoli disposti lungo il centro storico. Al venerdì la festosa carovana ha attraversato l’Emilia Romagna, San Marino, l’Abruzzo, l’Umbria e il Lazio. Tappe storiche come Urbino e Assisi portano con sé un’emozione speciale, così come la conclusione della seconda giornata, tra i monumenti del centro di Roma. Sabato è stata la giornata del lungo e naturalistico percorso attraverso campagne sconfinate, laghi, monti e le splendide città toscane e la terra dei motori, la provincia modenese, dove la Mille Miglia è parte integrante della cultura e del Dna locale.

In Lombardia, sono stati particolarmente suggestivi i passaggi delle zone della Bassa, la splendida Cremona, agghindata con torce e animata da coinvolgenti iniziative, per poi fare ritorno di nuovo a Brescia. Qui, nella giornata di domenica, si sono tenuti il pranzo di gala seguito dalla cerimonia di premiazione e la visita al Museo Mille Miglia. Una rievocazione storica che, grazie anche al suo respiro internazionale, offre anno dopo anno, un’occasione per riscoprire e valorizzare l’Italia dei mille paesaggi e delle mille tradizioni, alla quale quest’anno si è aggiunto un messaggio di solidarietà per le popolazioni emiliane colpite dal terremoto. In sintonia con l’importanza che ogni rievocazione storica riserva alla memoria, questo ricordo funge da monito e da speranza per rivedere queste splendide terre tornare presto al loro splendore originario.

L’Emilia e la bassa pianura lombarda hanno dimostrato sempre la loro forza e dedizione al lavoro e all’impegno sociale e, forti di questa motivazione, tutti insieme potremo sostenerne la rinascita. I ricordi legati a ogni singola Mille Miglia rimangono impressi nel cuore e nella memoria di chiunque abbia il privilegio di assaporarne il fascino di una leggenda che sopravvive alle sfide del tempo.

Enrico Ubiali

Luglio 2013

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