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Acqua di Valore

Acqua di Valore Festival ambiente

Dove va a finire l’acqua che scende dal rubinetto?

Quando apriamo il rubinetto, solitamente non pensiamo alla fine che farà l’acqua una volta scesa lungo lo scarico. Eppure, forse proprio allora inizia il bello - operativamente parlando - perché a quel punto l’acqua comincia un viaggio che, dalle tubature e dalla fognatura, la porterà in un impianto di depurazione, dove ci sarà molto lavoro da fare. Il processo di depurazione dell’acqua, necessario per poter reimmettere nell’ambiente questa preziosa risorsa in maniera ecocompatibile, non è così semplice e immediato, eppure è cruciale. Essendo anche il servizio più oneroso per l’utenza, è giusto illustrarne tutti gli step: scoprirete senz’altro un enorme meccanismo, a cui non si pensa mai. È proprio grazie a questo procedimento che possiamo sempre usufruire di acqua buona e pulita e certamente anche l’ambiente ringrazia. Vediamo dunque più nel dettaglio come funziona un tipico impianto di depurazione Uniacque.

Le fasi

Tutto ovviamente comincia dalla fognatura, dove convergono le acque di scarico. Attenzione però a quel che si fa scendere lungo lo scarico: le fogne non sono una discarica! Quando usufruiamo dell’acqua nei nostri impianti domestici o sul lavoro, è assolutamente vietato scaricare: materiali ingombranti come sacchetti o pannolini; sostanze acide; oli esausti, carburanti e solventi; sostanze contenenti metalli disciolti. Il divieto serve a evitare che le tubature e gli impianti si danneggino o vengano corrosi, oltre ovviamente a preservare l’ambiente naturale, che è anche una questione di civiltà.

Una volta giunta in un impianto di depurazione, l’acqua di scarico subisce quattro fasi di lavorazione, ciascuna ulteriormente suddivisa in altre fasi. Sostanzialmente, la prima cosa che avviene è il trattamento primario che ha la funzione di rimuovere le impurità più grossolane e voluminose (un passaggio che serve a proteggere le apparecchiature presenti nelle successive fasi). Superato questo step, l’acqua non può dirsi certamente ancora pulita: la priorità diviene ora quella di eliminare le sostanze inquinanti disciolte nel liquido, le più difficili dunque da rimuovere. I fedeli alleati degli operatori addetti alla depurazione, nella seconda fase detta dei “trattamenti secondari”, non sono le macchine, bensì i microorganismi. I processi di ossidazione e nitrificazione, a questo punto del viaggio, costituiscono il cuore del sistema: i ceppi batterici uniti all’acqua hanno lo scopo di rimuovere le sostanze organiche e inorganiche inquinanti, che ancora contaminano il refluo. I batteri se ne servono per il proprio metabolismo. La carica batterica e gli eventuali residui solidi ancora sospesi saranno poi eliminati nella fase dei trattamenti terziari: la prima tramite disinfezione, gli altri attraverso la filtrazione dell’acqua.

Nel corso dell’ultimo trattamento, quello della cosiddetta “linea fanghi”, avviene una cosa curiosa. I fanghi estratti durante le prime due fasi e la biomassa batterica in esubero vengono stipati in appositi bacini dove - attraverso la digestione anaerobica - viene prodotto del gas che sarà successivamente impiegato come fonte per la produzione di energia e riscaldamento. Anche l’acqua dello scarico può dunque essere un valido esempio di economia circolare: chi l’avrebbe mai detto che, all’interno di un sistema di recupero razionale delle risorse, dai reflui si può ricavare addirittura biogas?

L’impegno dell’azienda

Proprio un viaggio complesso, quello dell’acqua, al termine del quale questa è pronta a ripartire per un nuovo ciclo. Grazie all’impegno dei tecnici Uniacque, possiamo contare su sorgenti sorvegliate e acqua pulita, che torna a essere tale anche dopo l’impiego umano. Se non esistessero questi impianti, l’ambiente sarebbe decisamente più sporco e invivibile, con drastiche conseguenze anche sulla flora e sulla fauna, non solo sulla salute umana. Per questo la società ha deciso che continuerà a investire sulla qualità delle acque nel piano quinquennale 2018-2022. L’obiettivo è certamente anche quello di modernizzare le reti e i depuratori ormai obsoleti. 

 

► Uniacque al Festival dell’Ambiente di Bergamo

«L’acqua è la nostra fondamentale risorsa: la prendiamo, la usiamo e la sporchiamo, quindi la dobbiamo restituire pulita all’ambiente, secondo i principi dell’ecosostenibilità». Così si è espresso il Presidente di Uniacque Paolo Franco, intervenuto al momento di inaugurazione del Festival dell’Ambiente di Bergamo. Uniacque era presente con uno stand e con la Casetta dell’Acqua, che ormai è una costante fissa durante la tre giorni green. Ottimi i risultati di quest’anno: durante le tre giornate, dal 18 al 20 maggio, la Casetta ha erogato ai Bergamaschi accorsi sul Sentierone ben 1041 litri di acqua freschissima proveniente dalla Sorgente Nossana. 
 

► Comunicazione di servizio > Arriva il bonus idrico

Da luglio sarà operativo il bonus idrico, un’agevolazione pensata per le famiglie che versano in condizioni di disagio socio-economico, provato da opportuna certificazione Isee. La domanda per accedere al bonus potrà essere presentata ai comuni o ai centri di assistenza fiscale (CAF); una volta ottenuto, il bonus avrà validità annuale e per il 2018 saranno recuperati anche i mesi precedenti (da gennaio a giugno) .

La presente agevolazione sarà erogata unitamente a quella per la luce e il gas, poiché l’utente dovrà compilare un modello unico approvato da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).

La soglia minima dell’Isee per poter godere del beneficio è pari a 8107,50 euro, che divengono 20.000 se nel nucleo familiare sono presenti tre figli a carico del richiedente. L’agevolazione non comporterà il pagamento di una somma in denaro, ma sarà esposta in bolletta come taglio di spesa. L’importo scontato è pari al costo del consumo di 18,25 metri cubi di acqua annui per persona, sulla base di una media stilata dall’autorità competente. L'utente indiretto, cioè la famiglia che vive in un condominio e non ha un contratto proprio di fornitura idrica, riceverà il bonus sociale in un'unica soluzione dal gestore del servizio idrico con le modalità individuate da quest'ultimo (ad esempio su conto corrente o con assegno circolare non trasferibile).

Per aggiornamenti, si consiglia di consultate le pagine www.uniacque.it o www.sgate.anci.it

 

Giugno 2018

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