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Acqua di Valore

Il Water Music Festival e la Sinfonia della Natura: note musicali fatte di acqua L'impegno di Uniacque per la cultura

Il Water Music Festival e la Sinfonia della Natura: note musicali fatte di acqua L'impegno di Uniacque per la cultura

Chi ha detto che la musica è una creazione dell’uomo? La natura stessa è un formidabile direttore d’orchestra che ci incanta o intimorisce eseguendo “brani” su partiture musicali fatte di elementi naturali che seguono un ritmo lento e calmante – come quello della nostra Terra, che si risveglia alle prime luci dell’alba o alla fine dell’inverno, quando la vita riprende il suo cammino – o concitato e frastornante, come quando nel cielo echeggiano le esplosioni dei tuoni e le sferzate dei fulmini. Uno degli strumenti musicali di certo più impiegati in questi componimenti naturali è l’acqua.

L’acqua, a pensarci bene, è musica a tutti gli effetti, dai ritmi più svariati: si va dallo scroscio di un ruscello in alta montagna al frastuono di una cascata o di un mare in tempesta, dal ticchettio della pioggerella sulle finestre dell’ufficio al battito insistente della pioggia e della grandine sul selciato di casa. Il concerto della natura è fatto di “fiumi sonori, mari in tempesta, fontane magiche”, che non a caso è lo slogan di un programma di concerti organizzati da Uniacque in collaborazione con il Conservatorio “Gaetano Donizetti” di Bergamo per esaltare e celebrare questo straordinario elemento naturale e – è proprio il caso di dirlo – musicale.

L’iniziativa si chiama “Water Music Festival” e allieterà tutti gli appassionati di musica classica nelle prossime giornate di primavera. 

Le date

Il primo concerto si è già tenuto il 20 marzo presso la Sala Greppi di Bergamo. Protagonisti sono stati gli allievi delle classi di canto e pianoforte, che si sono cimentati con brani di Respighi, Schubert, Rachmaninov, Liszt, Debussy e Ravel, aventi ovviamente per tema l’acqua. I prossimi concerti si terranno l’11 aprile, sempre in Sala Greppi, e il 24 maggio al Teatro Sociale.

Questa iniziativa si rifà a un fatto realmente accaduto, che ebbe come protagonista un celebre compositore: Georg Friedrich Händel.

A lui si deve infatti la composizione della cosiddetta “Musica sull’acqua” (in inglese “Water Music”), ovvero una serie di movimenti orchestrali pensati per essere eseguiti all’aperto con un flauto traverso, due oboi, un fagotto, due corni, due trombe e archi. Nel 1717, il re Giorgio I chiese infatti al musicista di organizzargli un concerto in un luogo davvero insolito: direttamente sul fiume Tamigi.

Händel si mise all’opera e il 17 luglio di quell'anno la sua orchestra si esibì su una chiatta nel fiume, mentre il sovrano ascoltava entusiasta da un’altra chiatta, quella reale, che scivolava sulle acque nelle immediate vicinanze. Fu un tale successo che il sovrano chiese ben tre repliche ai musicisti oramai esausti. La “Water Music” è proprio l’opera che concluderà il secondo appuntamento, quello dell’11 aprile (Sala Greppi, via Giuseppe Greppi 6, Bergamo, h. 20.45).

A eseguire la “Water Music” e gli altri brani in programma - tre cantate (Porpora, Händel e Hasse) con temi marini e l’“Estate” e l’“Inverno” delle celebri “Quattro stagioni” di Antonio Vivaldi - sarà il Maestro Enrico Casazza, violinista e concertatore, accompagnato dall’Ensemble barocco del Conservatorio. 

Il 24 maggio, presso il Teatro Sociale in via Bartolomeo Colleoni 4 (Bergamo, h. 20.45), spazio invece all’Orchestra sinfonica del Conservatorio guidata dal Maestro Fabrizio Maria Carminati. L’ultimo appuntamento, organizzato in collaborazione con il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, prevede musiche di Beethoven e Mendelssohn, con al piano il giovane e talentuoso Josef Mossali. 

Uniacque: una realtà in continua espansione

Non è la prima volta che Uniacque sale sul palcoscenico per promuovere l’acqua attraverso importanti iniziative di stampo culturale e divulgativo, accessibili a tutti. L’ingresso infatti è libero fino a esaurimento posti. Una mission, questa, a cui solo una società forte e lungimirante che pensa al benessere dei propri utenti può aspirare. 

I numeri dimostrano quanto Uniacque sia una realtà ormai radicata e in primo piano nella vita bergamasca. Allo stato attuale la società serve 855.000 abitanti, pari al 77% della popolazione provinciale, suddivisa in 7 aree di intervento e distribuzione. Gli impianti del reticolo idrico ammontano a 1162, con oltre 570 punti di captazione delle acque. Di questi 442 sono sorgenti (pari al 63% dell’acqua immessa in rete) e 133 sono pozzi (il restante 37%). Il servizio di fognatura, che la società vorrebbe estendere in futuro, serve 180 comuni.

Depuratori attivi sono 63 e una sessantina circa le fosse Imhoff, ovvero piccoli centri di trattamento locale delle acque reflue. L’impegno di Uniacque, che non prescinde mai dalla tutela e dal benessere dell’ambiente (persino nelle fasi di allestimento di un cantiere), si è tradotto in oltre 109 milioni di investimenti nel periodo 2013-2018 e per il futuro (2019-2022) si conta di investirne almeno altri 55 negli interventi di piano.

Lo scopo è quello di migliorare tutti i servizi, da quello dell’acquedotto alla fognatura alla depurazione, laddove vi siano casi di infrastrutture obsolescenti o dove vi siano aree non ancora sufficientemente coperte.

Traguardi importanti, dove fondamentale si fa anche la comunicazione con la società e il coinvolgimento dei propri utenti, verso cui Uniacque si fa strada… anche a suon di musica!

Aprile 2019

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