Quattro giorni di dialogo, formazione e alleanze tra attivisti, reti solidali e generazioni, per orientare il cambiamento
Bassano del Grappa è stata la cornice che ha accolto, dal 28 al 31agosto 2025, l’incontro annuale del movimento Bilanci di Giustizia dedicato a un tema che è anche una sfida: “Costruire insieme un domani abitabile, attraverso scambi intergenerazionali capaci di indirizzare la storia con pazienza e ostinazione".
Dall’interconnessione alla collaborazione attiva
La riflessione di quest’anno, in diretta continuità con quella dello scorso anno centrata sul valore della collaborazione, dell’aiuto reciproco e dell’interconnessione, ha posto basi concrete per instaurare relazioni, scambi e alleanze che possono davvero aiutare a costruire una comune strategia di trasformazione.
Il filo rosso che ha guidato i lavori è stato duplice: da un lato, la convinzione che le reti siano essenziali non solo per resistere, ma per orientare la direzione del cambiamento; dall’altro, la necessità di collegarsi ai movimenti di resistenza civile, così da risignificare le pratiche dell’economia solidale dentro una strategia di trasformazione condivisa.
L’incontro era come sempre aperto a tutte le persone interessate, ma per questa occasione sono stati invitati a partecipare attivisti dei movimenti di resistenza civile, in particolare di Ultima Generazione e di Extinction Rebellion, che hanno collaborato con il gruppo organizzativo di Bilanci anche nella fase di preparazione dei contenuti dell’incontro.
E’ stata quindi l’occasione per uno scambio approfondito e per sperimentare l’interconnessione tra soggetti diversi, con differenti specificità e tipologie di azione, che però camminano verso un obiettivo comune.
Ampio sguardo collettivo ed esperienze locali
I lavori si sono aperti giovedì sera con un’attività a cura di Gianluca Esposito e Marco Giolo di Extinction Rebellion che hanno guidato i partecipanti attraverso il percorso del “Lavoro che riconnette”, metodologia teorizzata da Joanna Macy e Chris Johnstone (libro “Speranza attiva” - editpress 2021), preparando il terreno per i lavori delle fasi successive dell’incontro.
Il giorno seguente, dopo la visita all’associazione “Adotta un terrazzamento”, una realtà locale che aiuta la resistenza del territorio attraverso la manutenzione dei muretti a secco, e il laboratorio su come prepararsi ad una manifestazione, siamo entrati nel tema della trasformazione della storia con la visione di “Come se non ci fosse un domani” il film documentario che racconta le azioni di disobbedienza civile nonviolenta, le discussioni, i dubbi e le speranze del movimento di Ultima Generazione. Al termine della proiezione, che si è tenuta presso la Sala Martinovich del Centro giovanile di Bassano e che era aperta alla comunità locale, è seguito un momento di dibattito e scambio tra il pubblico e alcune attiviste di Ultima Generazione.
Il cuore dei lavori si è svolto quando i partecipanti si sono interrogati su una domanda cruciale: come ricostruire il legame tra azione individuale e trasformazione collettiva? Negli anni ’90, periodo in cui si consolidavano movimenti centrati su stili di vita, consumo critico e altermondialismo, il consumatore responsabile si percepiva come parte di un ingranaggio collettivo capace di incidere; oggi quell’aggancio sembra smarrito. Da qui nasce l’urgenza di una cornice aggiornata che renda efficaci le scelte personali dentro un disegno di cambiamento globale. Attraverso la metodologia del World Café, i partecipanti hanno raccolto filoni di attività concrete per rafforzare reti, alleanze e strategie comuni. La giornata ha offerto la possibilità di partecipare ad una formazione sull’Azione Diretta Nonviolenta, guidata da Daniele Quatrocchi di Ultima Generazione. L’incontro si è poi concluso con la visita alla fattoria sociale La Conca d’Oro, che ha messo a disposizione gli spazi per i lavori conclusivi.
L’incontro ha aperto una strada per un cammino collettivo che unisce generazioni, movimenti e pratiche quotidiane: è emersa la volontà di sviluppare una conoscenza reciproca tra movimenti in una visione ecosistemica, condividendo eventi, percorsi di autoformazione, campagne comuni, scambi e sostegno reciproco.
In fondo questo è il senso più profondo dei Bilanci di Giustizia: continuare a tessere reti, ad alimentare speranze concrete, a credere che un’altra storia sia non solo possibile, ma già cominciata.
Simonetta Rinaldi
Il movimento Bilanci di Giustizia, nato nel 1993, è formato da singoli e famiglie impegnate a modificare secondo giustizia i propri consumi quotidiani e l’utilizzo dei propri risparmi.
Oggi il movimento porta avanti riflessioni e approfondimenti, soprattutto insieme ad altre realtà e attivisti, nella consapevolezza che l’unione e la collaborazione sono necessarie per attuare il cambiamento necessario per l’umanità e il pianeta.
https://www.bilancidigiustizia.it/
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Extinction Rebellion (XR) è un movimento internazionale che usa le azioni dirette nonviolente e la disobbedienza civile di massa per forzare i governi a invertire la rotta che sta portando verso il disastro climatico e ecologico. Al centro della strategia di Extinction Rebellion c’è l’Azione Diretta Nonviolenta, pratica che affonda le radici in una lunga storia di disobbedienza civile.
Il movimento nasce nel 2018, quando una folla di cittadini britannici si radunò in Parliament Square a Londra per rendere pubblica la Dichiarazione di Ribellione di fronte alla sede del governo inglese. Gli organizzatori si aspettavano qualche centinaio di persone: ne vennero 1500, per partecipare a quello che sarebbe diventata la prima azione di disobbedienza civile di XR.
https://extinctionrebellion.it/
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Ultima Generazione (UG) nasce dal sogno di una società equilibrata, responsabile e consapevole, in armonia con l’ambiente circostante e con tutte le forme di vita. Il movimento è stato fondato da un gruppo di persone comuni, stanche dell’inefficacia di marce, petizioni ed eventi culturali, che decisero di fare tutto ciò che è in loro potere per portare il collasso climatico al centro dell’attenzione pubblica.
UG è co-fondatrice della “rete A22”, una rete internazionale che conta 10 campagne di resistenza civile nonviolenta in tutto il mondo occidentale. Il nome si rifà al fatto che i giovani odierni potrebbero essere l’Ultima Generazione che può fermare il collasso climatico e sociale in corso.
I gruppi locali di UG sono presenti su tutto il territorio italiano e tra le azioni che stanno portando avanti attualmente c’è il boicottaggio di ottobre dei supermercati della Grande distribuzione organizzata, a cui ha aderito anche la Ries, Rete italiana di economia solidale.
https://ultima-generazione.com/boicottaggio/
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Il progetto ‘Adotta un terrazzamento’ è nato nel 2010 per sostenere la manutenzione e il recupero del paesaggio terrazzato su iniziativa dell’Università di Padova, del Comune di Valstagna (ora di Valbrenta) e del Club Alpino Italiano: questi hanno stimolato la costituzione dell’Associazione ‘Adotta un terrazzamento in Canale di Brenta Aps’. L’Associazione si fa tramite tra i proprietari dei terrazzamenti, oggi emigrati all’estero o impossibilitati a seguirli, e gli amanti della montagna disponibili a prendersene cura. L’iniziativa è nata dopo le prime esperienze locali di “adozione” spontanea di terrazzamenti, con l’obiettivo di allargare quest’attività, permettendo a chiunque di adottare un terrazzamento e sostenere la montagna del Canale di Brenta.
https://www.adottaunterrazzamento.org/