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"Greenoble": La Capitale Verde Europea 2022 è la francese Grenoble

La Commissione Europea ha premiato la città per il suo impegno nella riduzione delle emissioni, gestione del clima, ristrutturazioni edilizie e mobilità lenta

Grenoble, città di più di 160.000 abitanti, è stata scelta dalla Commissione europea per incarnare la Capitale Verde Europea 2022, vincendo il titolo in competizione con le altre città finaliste: Torino, Tallinn e Dijon. La città succede a Lahti, città finlandese vincitrice nel 2021, ed è la seconda città francese a ricevere questo premio dopo Nantes nel 2013.

Grenoble è stata premiata da una giuria di esperti per i suoi sforzi nell'azione per il clima in favore della transizione ecologica e di uno stile di vita urbano che rispettasse l’ambiente. La città ha ricevuto il titolo sabato 15 gennaio durante la cerimonia ufficiale (al Museo di Storia Naturale di Grenoble), alla presenza del sindaco Eric Piolle, del ministro della transizione ecologica Barbara Pompili e del commissario per l’Ambiente, gli Oceani e la Pesca Virginijus Sinkevičius che ha commentato: “Grenoble si è guadagnata il titolo di Capitale Verde grazie al suo fermo impegno nel creare una città più sana, per e con i suoi cittadini. Spero che l’anno da Green Capital dia un ulteriore impulso alla sua leadership green e ispiri altre città in Europa a sfruttare le opportunità del Green Deal europeo”.

Questo successo non è solo onorifico, poiché il titolo garantisce un finanziamento di 350 mila euro dalla Commissione Europea, 1,75 milioni di euro dal Dipartimento dell'Isère, 3 milioni di euro dalla Metropoli e 4,85 milioni dal Comune di Grenoble, oltre ai 4 milioni di euro già forniti dallo Stato lo scorso autunno.

La cerimonia si è conclusa con la presentazione ufficiale del “Greenbook” da parte del sindaco di Lahti, Pekka Timonen, al sindaco di Grenoble per sancire il passaggio simbolico dei poteri.

Perché Grenoble?

Grenoble è stata insignita del titolo poiché particolarmente impegnata nella mitigazione del cambiamento climatico e nel miglioramento dell’efficienza energetica. È stato infatti il primo ente locale francese ad adottare un piano climatico nel 2005 riducendo le emissioni di gas serra, secondo l'Osservatorio Atmo Auvergne-Rhône-Alpes, del 30% tra il 2005 e il 2018, e che oggi sta lavorando per una riduzione del 50% entro il 2030.

Lo sviluppo della mobilità dolce nella metropoli di Grenoble è uno dei migliori esempi di transizione sostenibile: la rete di trasporto pubblico è tra le prime al mondo completamente accessibile alle persone con mobilità ridotta e oggi, grazie a 5 linee di tram, quasi 50 linee di autobus e 21 strutture di park-and-ride, supporta gli utenti verso una mobilità semplificata, senza carbonio e più ecologica.

Grenoble è anche la prima città francese per il pendolarismo in bicicletta grazie al continuo sviluppo di reti ciclabili, compresi 450 km di piste e 49 km di autostrade ciclabili Chronovélo. Allo stesso tempo sta prendendo forma la visione di uno spazio urbano come spazio vitale, adatto a pedoni e ciclisti, bambini e anziani che si incarna in interventi nei vari spazi pubblici esistenti e in quartieri esemplari, come l’ex caserma Bonne riqualificata ad eco-distretto e gli eco-quartieri di Villeneuve e Flaubert.

La transizione può essere vista anche nei parchi: dal 2008, nessuna sostanza chimica è stata utilizzata nella gestione degli spazi verdi e dal 2014 sono stati piantati più di 5.550 alberi con l'obiettivo di piantarne altri 10.000 entro il 2030. Il tema del verde interessa anche le aree inutilizzate che sono state rese disponibili al pubblico per la creazione di parchi urbani o piccoli orti pubblici fino alle coperture degli edifici, dove trovano spazio i giardini pensili.

Per contrastare l'inquinamento acustico sono state create aree tranquille e ridotti i limiti di velocità a 30km/h, rendendo Grenoble la più grande zona a basse emissioni in Francia nel 2019. Un ulteriore elemento essenziale per la qualità della vita e per l’ambiente è il mantenimento del patrimonio architettonico, per il quale il consiglio comunale di Grenoble ha avviato da ormai 10 anni una campagna di restauro dedicata al centro storico, mettendo a disposizione i professionisti competenti.

A queste azioni si è aggiunta la creazione di un sistema di raccolta dei rifiuti alimentari, il primo in una grande città francese: più di 200.000 abitanti già riciclano i loro rifiuti alimentari ma l'obiettivo è di raggiungere il 100% della popolazione entro fine 2022. Per ridurre l’impatto di carbonio e gli sprechi alimentari, le mense scolastiche della città acquistano almeno il 60% dei loro prodotti localmente o da aziende biologiche e, ogni anno, il centro orticolo di Grenoble produce 3,5 tonnellate di verdure da destinare alle cucine del dipartimento dell'Isère che ha lanciato il marchio alimentare ISHERE per garantire l'origine geografica del prodotto trasformato e degli ingredienti agricoli, una giusta remunerazione per i produttori e dei metodi di produzione rispettosi dell'ambiente.

In materia di prestazioni energetiche, la rete di riscaldamento metropolitana, la seconda più grande in Francia dopo Parigi, utilizza oggi quasi l'80% di energia rinnovabile e di recupero, con l’ambizione di utilizzarne il 100% entro il 2030, rispetto allo 0% di 60 anni fa. Inoltre, l'impianto di trattamento delle acque reflue metropolitane produce abbastanza biogas (dal trattamento dei fanghi delle acque reflue) per far funzionare quotidianamente più di 125 autobus nell'area urbana di Grenoble. Infine, la società pubblica locale GEG (Gaz Électricité Grenoble) intende produrre l’equivalente del consumo annuale di elettricità dei privati in energia rinnovabile, grazie alle centrali eoliche, idroelettriche e fotovoltaiche entro fine 2022.

Valeria Ferrari

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European Green Capital: i criteri

Per sostenere l’importanza delle città nell’attuazione del Green Deal europeo a livello locale, nel 2006 a Tallinn è stato istituito l’European Green Capital Award, che dal 2010 premia ogni anno le città europee, con più di 100mila abitanti, che si distinguono per la loro transizione ecologica e le azioni concrete a favore dell'ambiente, con l’obiettivo di incoraggiarle a diventare più pulite, più verdi e a migliorare la qualità della vita dei loro abitanti.

Il premio si basa su un rigoroso processo di valutazione con 12 indicatori: la qualità dell’aria e dell’acqua, l’inquinamento acustico, l’uso sostenibile del territorio e del suolo, la gestione dei rifiuti in un’ottica di economia circolare, la crescita del verde ed eco-innovazione, la gestione della natura e della biodiversità, la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, una mobilità urbana sostenibile, la gestione delle prestazioni energetiche e la governance dell’ambiente.

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Cronologia delle città vincitrici:

2016 - LUBIANA (Slovenia)

2017 - ESSEN (Germania)

2018 - NIMEGA (Paesi Bassi)

2019 - OSLO (Norvegia)

2020 - LISBONA (Portogallo)

2021 - LAHTI (Finlandia)

Marzo 2022

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