Dopo la ristrutturazione, accessibilità garantita a quota 1400 metri
Risalendo l’alta Valle Seriana, nei dintorni del comune di Ardesio, nel cuore della Valcanale, dopo circa un chilometro di strada asfaltata, si trova l’inizio di una strada forestale che in meno di un’ora di salita porta al rifugio Alpe Corte, a quota 1.410 metri.
Oltre a essere la prima tappa del Sentiero delle Orobie Orientali che conduce al Rifugio Laghi Gemelli, il rifugio è anche preziosa base d’appoggio per raggiungere la zona del lago Branchino o per interessanti itinerari scialpinistici.
Anche la dimensione culturale, antropologica ed etnografica del contesto in cui si inserisce offre interessanti stimoli conoscitivi e didattici: è il caso del percorso agro–pastorale dell’Alpe di Neel o del sentiero dei fiori dell’Alpe Arera che dal passo Branchino con un percorso ad anello arriva a Capanna 2000.
In Valcanale senza barriere
Dal 2007 i lavori di ristrutturazione e riqualificazione svolti dal Cai sezione di Bergamo con l’aiuto di tantissimi volontari, lo hanno reso agibile anche a persone “diversamente abili”.
Sono state infatti abbattute tutte le barriere architettoniche interne alla struttura, attrezzata anche con un ascensore e spazi adatti per la mobilità di una carrozzina, mentre esternamente è stato creato il “sentiero per tutti” che consente il facile spostamento dal rifugio al vicino torrente.
Inoltre, grazie al coinvolgimento da parte del Cai delle cooperative sociali Sottosopra, Alchimia e Consorzio FA, dal gennaio di quest’anno il rifugio è anche un luogo di aggregazione e sperimentazione per gli utenti dei servizi per la disabilità, per realtà di accoglienza e vicinanza alle famiglie con fragilità, per contesti che si occupano di salute mentale; il rifugio diventa spazio sociale e comunitario, una sorta di “piazza” a 1400 metri d’altitudine, colma di situazioni di incontro “normali” e piacevoli, oltre che appassionanti.
Alpe Corte è così luogo di scoperta, di incontro con nuove persone e di contatto con la natura, oltre che punto di partenza per escursioni adatte a tutte le possibilità.
Durante questa prima estate di gestione curata dalle cooperative sociali, si è sperimentato il rifugio come luogo in cui vivere un’esperienza di orientamento e lavorativa per giovani e adulti fragili: sono ben sedici le persone che hanno potuto approfittare di questa opportunità.
Il rifugio non può dare risposta in sé alla disoccupazione ma vuole essere luogo in cui rispondere alla necessità di sperimentarsi in esperienze professionali o in progetti di ri-orientamento.
A misura di ambiente e di famiglia
Se in passato a fornire energia elettrica al rifugio era un potente generatore dotato di un rumoroso motore diesel, a seguito della ristrutturazione svolta dai volontari del Cai, il Rifugio Alpe Corte può vantare un impianto a turbina che garantisce energia elettrica e calore al rifugio.
Oltre alla semplice accessibilità, la configurazione delle camere (tutte con servizi dotati di doccia) lo rendono ideale anche per famiglie con bimbi. Inoltre, non sono rare le iniziative di animazione e ludiche organizzate dalle cooperative che gestiscono il rifugio e che hanno previsto scontistiche rivolte proprio alle famiglie (per ulteriori informazioni chiamare il rifugio 034635090 o 348 1479205).
Per garantire l’accessibilità in tutti i sensi, il Rifugio Alpe Corte garantisce l’apertura nei fine settimana dal 26 dicembre ai primi giorni di novembre.
Mentre da giugno a settembre resta aperto tutti i giorni. E anche con l’autunno ormai alle porte, le proposte del rifugio non mancano: il 12 settembre sarà la volta della “cena equa e solidale”, mentre il 3 ottobre vi si terrà una serata in collaborazione con l’itinerario culturale “Molte fedi sotto lo stesso cielo”.