Un convegno su come affrontare l’emergenza smog e inquinamento e su quali provvedimenti prendere sul lungo periodo
Dopo trentasei giorni consecutivi di superamento della soglia di polveri sottili nell’aria padana è scattato lo stato di allerta. Come prevedibile, il tema è rientrato prepotentemente nell’agenda politica di tutte le amministrazioni, dopo un lungo periodo in cui la questione pareva essersene andata in letargo.
L’emergenza ha alzato un gran polverone, destando l’opinione pubblica dal suo sonno profondo.
Al di là delle paginate di cronaca allarmistica, è meglio fermarsi e riflettere con lucidità su come evitare di raggiungere di nuovo simili picchi di inquinamento.
È quello che si è cercato di fare al convegno Ambiente e Infrastrutture tenuto il 9 gennaio presso la Sala Galmozzi di Bergamo, in cui esperti ed esponenti politici si sono confrontati a viso aperto su un binomio assai delicato.
A presiedere il dibattito l’onorevole Pia Locatelli che in apertura ha rivolto a tutti i presenti un invito: «La complessità del tema deve condurre tutti noi alla cautela», anche perché le scelte amministrative in questo campo hanno ricadute importanti su salute e qualità della vita dei cittadini.
«Nessuno può avere la presunzione assoluta di sapere come risolvere il problema, dunque occorre che ci si apra al confronto e al coordinamento».
Fondamentale capire in che direzione muoversi, se adottare una politica di divieto o di indirizzo, come mette in luce Adriano Musitelli, presidente dell’ARPAL (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure): è la seconda opzione, la politica di indirizzo, a dare i risultati migliori in termini di incentivo al cambiamento, come d’altronde dimostra l’esempio dell’eco-pass milanese.
Importante inoltre, al pari del trasporto, il riscaldamento, che sarebbe auspicabile abbassare di due gradi in case ed edifici pubblici. Parlando di trasporto, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori afferma che la previsione per il Comune è quella di arrivare alla rottamazione di tutti i mezzi euro 3 entro ottobre 2016 e limitare il più possibile il diesel; importante sarà anche predisporre una rete elettrica adeguata per incentivare l’uso di mezzi non inquinanti.
Grande rilevanza viene data all’elettrico anche nel discorso del vice-ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Riccardo Nencini: «Giolitti non aveva compreso l’importanza della bicicletta, noi quella dell’elettrico».
La speranza è che diventi un mezzo alla portata di tutti, non solo dei ceti medio-alti per via dei costi attuali, grazie a vantaggi fiscali ed eco-bonus previsti dalla legge di stabilità.
Su un punto tutti sono d’accordo: in linea con i dettami europei, la scelta deve essere quella di investire in favore del ferro, più che della gomma, implementando soprattutto i collegamenti con porti e aeroporti, affinché il trasporto di merci non ingombri più le strade.
Il problema, come sottolineato dall’assessore regionale Alessandro Sorte, è quello di trovare i fondi che permettano la realizzazione di tali progetti: «La politica deve essere concreta: più diminuiscono le risorse, più intelligenti devono essere le scelte che facciamo per i nostri cittadini», tenendo conto che per ogni opera pubblica ci sono dei costi di gestione e di ammortamento degli investimenti.
Laura Spataro
Addio motorini. Atti comunali in bicicletta!
Il comune di Bergamo ha deciso di proporre un’importante iniziativa sia dal punto di vista della tutela dell’ambiente che in termini di risparmio economico.
Al bando i motorini che fino a oggi sono stati usati per distribuire gli atti comunali, tra poco entreranno in campo le biciclette. Nei primi nove mesi del 2015 il costo legato alla precedente modalità di consegna è stato di circa 2 mila euro, tra assicurazione e benzina.
Non è soltanto il fattore economico, però, ad aver portato a questo tipo di decisione (la cifra, infatti, non è poi così elevata), bensì l’intenzione di rendere la città sempre più vivibile anche attraverso la diminuzione dell’inquinamento.
Un lodevole gesto simbolico verso soluzioni più sostenibili per incentivare un corretto stile di vita e razionalizzare la logistica urbana a partire dalla quotidianità dell’amministrazione pubblica.
Iolanda Stanzione