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Elon Musk, verso l’infinito e oltre

Elon Musk, verso l’infinito e oltre

Scenari da film che si fanno realtà

Il nuovo Steve Jobs: il paragone con il fondatore di Apple può esser l’unico modo per definire la sua folle genialità. E potrebbe essere addirittura riduttivo: perché Elon Musk, 46enne a capo della Tesla, della SpaceX e di altre innovative aziende, secondo il Telegraph potrebbe avere un impatto maggiore di qualsiasi altro uomo vivente nell’universo.

Il motivo? Non solo vuole riscrivere le abitudini umane sulla Terra, rivoluzionando consumi e mobilità, ma punta a stravolgere l’esistenza nell’intero cosmo. Un compito, questo, per veri supereroi (non a caso pare ne abbia ispirato uno sul grande schermo, Iron Man) anche se, guardando cosa ha già realizzato, vien da pensare che lui ne abbia la stoffa.

Il lancio nello spazio di un’auto Tesla, avvenuto lo scorso febbraio a bordo del razzo vettore Falcon Heavy di SpaceX, è già storia ma è solo l’ultima di una lunga lista di idee impensabili e allo stesso tempo realizzabili (almeno da lui).

Gli esordi

Nel giro di pochi anni il “secchione” sudafricano, che era bersaglio dei bulli della scuola, è diventato un genio globalmente riconosciuto e un imprenditore miliardario che vanta un patrimonio di circa 17,5 miliardi di euro.

Trasferitosi in Canada poi negli States, nel 1999 fondò un’azienda che offriva servizi finanziari online e pagamenti via email (X.com), l’antenato di PayPal, il sistema usato oggi in oltre 200 Paesi e al quale si affidano circa 7 milioni di aziende.

Dai soldi allo spazio…

Dai soldi allo spazio il salto fu breve, anche solo per una mente vulcanica come la sua. Nel 2002 inventò SpaceX con l’obiettivo di ridurre i costi dell'accesso allo spazio. Il suo fine ultimo? Creare una colonia di 80mila persone su Marte, una sorta di “polizza assicurativa” per quando le condizioni sulla Terra diventeranno talmente insostenibili da rendere necessario un esodo di massa. Musk ama sognare ma si confronta con la realtà, la sfida in calcoli, esperimenti, eventi.

E l’ha dimostrato qualche settimana fa quando ha spedito nello spazio una Tesla Roadster rossa, una fuoriserie da 200 mila dollari, scelta come carico inaugurale del potentissimo Falcon Heavy.

Al di là della trovata pubblicitaria azzeccatissima (chi non è rimasto affascinato dal manichino che volteggia nello spazio, con tanto di braccio fuori dal finestrino, sulla note di Life on Mars di David Bowie?), la missione ha confermato la possibilità di una compagnia privata di poter raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale e dimostrato l’eccezionalità del razzo spaziale più potente del mondo: il Falcon Heavy permetterà, infatti, di portare in orbita satelliti pesanti e altro materiale grazie ai suoi razzi riutilizzabili che consentono quindi un notevole risparmio.

Auto elettriche e altri progetti

In attesa di perfezionare la fuga sul Pianeta Rosso - ha dichiarato di voler morire lì, e “non al momento dell’impatto” -, Musk continua a lavorare alla produzione e alla diffusione delle auto elettriche che, a suo dire, «devono diventare economicamente accessibili al grande pubblico».

La produzione di Tesla Model 3 sta facendo discutere per ritardi e complicanze ma è innegabile che dai circa 100 mila dollari della prima Tesla Roadster, un “giocattolino” per pochissimi fortunati, l’ultima di casa Tesla, che vanta un’autonomia di 220 miglia, un’accelerazione da 0 a 100 in meno di 6 secondi e un costo che dovrebbe partire da 35mila dollari, si avvia a diventare la potenziale utilitaria del futuro.

Oltre alla Gigafactory (la più grande fabbrica al mondo di batterie alimentate a energia solare) e ad altri progetti legati al settore dell’energia, sul tavolo di Musk ci sono attualmente l’Hyperloop, un treno supersonico a levitazione magnetica che potrebbe viaggiare a 1.200 km orari, e ancora un sistema di tunnel sotterranei nei quali convogliare le auto per risolvere il traffico cittadino.

Ma non è tutto. Qualche settimana fa ha ideato e messo in vendita, forse come ennesima provocazione, un lanciafiamme, di cui sono stati venduti 10 mila pezzi in pochissimi giorni. Al momento del lancio l'imprenditore ha scritto su Twitter: «Non fatelo. Voglio essere chiaro: il lanciafiamme è una terribile idea. Non compratelo, a meno che non vogliate divertirvi». Poi ha ironizzato: «Quando ci sarà un'apocalisse di zombie sarete contenti di aver acquistato un lanciafiamme. Funziona contro orde di morti viventi o vi restituiremo i soldi». Non resta che attendere e, vista la velocità con cui fa accadere le cose, forse nemmeno troppo!

Michela Offredi

Febbraio 2018

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