Mons: quattro stagioni tematiche e un programma ricco di attività per gettare uno sguardo sul futuro
Una pittoresca città belga a soli 65 km da Bruxelles è stata scelta come Capitale Europea della Cultura per la sua capacità di unire passato e presente, mantenendo uno sguardo verso il futuro. Sorta attorno a un monastero sulla cima di una collina, Mons si è espansa conservando un centro raccolto e strette stradine che offrono un ambiente suggestivo in cui passeggiare. La vita sociale si concentra attorno alla Grand Place; sedendosi in uno dei tanti caffè all’aperto si può assaporare la storia della città e apprezzare la bellezza degli edifici, come la torre civica che con i suoi 87 metri di altezza e un carillon di 49 campane non può fare altro che incantare. In un contesto storico in cui le tecnologie hanno la massima importanza, è di grande rilievo il nuovo centro congressi e l’ambiziosa stazione ferroviaria firmata dagli architetti Daniel Libeskind e Santiago Calatrava.
Il 2015 sarà per Mons un anno all’insegna della valorizzazione dei grandi artisti che hanno influenzato l’arte e la cultura, dando spazio soprattutto alle nuove generazioni. La città belga offrirà a cittadini e turisti più di 300 eventi e 1000 attività divise in quattro stagioni, ognuna con le proprie specificità; l’intento è di diventare il fulcro di una valle creativa, dando avvio a una riconversione della città e dei dintorni. Il rinnovamento cittadino inizia con la prima stagione denominata “bagliore” per la luce che si riverserà sulla città durante l’anno e in occasione della cerimonia di apertura del 24 gennaio. Gli eventi proseguiranno nella stagione del “grande spettacolo”, in cui saranno inaugurati cinque nuovi musei, progettati da giovani creativi e interconnessi per valorizzare il patrimonio artistico. Grandi emozioni per chi parteciperà al Doudou, il corteo patrimonio immateriale dell’Umanità in cui è impossibile non sentirsi coinvolti. La terza stagione, quella dell’“estate ardente” festeggerà Van Gogh con moltissime attività all’aperto e nella Grand Place ci si potrà perdere in un labirinto di 8.000 girasoli, facendosi ispirare dalle terre in cui ha vissuto il celebre artista.
Quarta e ultima stagione è il “rinascimento”, il vero obiettivo di Mons per tutta la regione che verrà coinvolta nelle iniziative, una sorta di rinascita dell’arte e della cultura in grado di abbattere le barriere e coinvolgere tutti i cittadini. Chi è alla ricerca di un po’ di fortuna non può fare a meno di fermarsi davanti alla scimmia di ghisa che aspetta cittadini e turisti, incastonata nel muro esterno del municipio; una leggenda narra che strofinandole il capo con la mano sinistra si sarà baciati dalla fortuna.
Anna Rota