Esposizione di bastoni da passeggio, abiti e accessori originali dell’800.
A Martinengo, dall’11 ottobre al 3 novembre 2024
Sul finire del 1800, in un piccolo quartiere di Parigi, esistevano circa 250 negozi che vendevano bastoni da passeggio. Questo dato potrebbe indurre a pensare, erroneamente, che i parigini dell’epoca fossero in gran parte anziani o zoppicanti, mentre in realtà gli usuali acquirenti di queste boutique erano spesso eleganti nobiluomini dalla schiena dritta, alla ricerca di bastoni per aggiungere stile, fascino e prestigio al proprio outfit.
Eppure, se per tutto l’Ottocento e fino allo scoppio della prima guerra mondiale il bastone da passeggio era utilizzato a scopo prettamente decorativo e per affermare il proprio status privilegiato all’interno della società, nelle epoche precedenti il bastone ha avuto anche altre funzioni.
Alla mera utilità pratica per i primissimi uomini alle prese con la posizione eretta, nonché al suo utilizzo per la caccia, si aggiungerà a partire dall’Antico Egitto una funzione altamente simbolica, come testimonia il bastone di meravigliosa foggia rinvenuto niente meno che nella tomba di Tutankhamon, fino agli scettri cerimoniali esibiti dai grandi regnanti di ogni secolo.
E se per alcuni sciamani era fondamentale agitare il proprio bastone per sprigionare poteri magici o per scatenare piaghe, come fece Mosè, il galateo del 1700 chiedeva ai signori e alle signore di tenere il bastone ben fermo e vicino al corpo per evitare che sui marciapiedi stretti e infangati delle città qualcuno potesse inciampare sgraziatamente.
La funzione forse più intrigante per gli odierni collezionisti dei bastoni da passeggio è quella “animata”. I bastoni animati, detti anche "a sistema", sono bastoni accessoriati che al loro interno nascondo oggetti di vario tipo come bisturi, ombrelli, boccette di profumo, strumenti musicali o addirittura delle vere e proprie armi. Finché non vedrete non crederete, ma è stupefacente verificare come all’interno dell’incavo di un bastone, al di là della funzione estetica o di prestigio, poteva essere inserito veramente di tutto!
Per la prima volta nella bergamasca
Ogni bastone da collezione è un pezzo d’arte che custodisce una storia straordinaria e la mostra “Bastonimania. L’epoca d’oro dei bastoni da passeggio”, al Filandone di Martinengo (Bg) dall’11 ottobre al 3 novembre 2024 è l’occasione per scoprire questo mondo insolito e così poco conosciuto. L’idea di una mostra dedicata a un accessorio così particolare ma alquanto pregiato e variegato nelle funzioni e nei significati è nata dalla passione del collezionista e farmacista di Martinengo Dr. Giorgio Locatelli, curatore della mostra insieme alla curatrice d’arte Sheela Pulito.
In esposizione saranno presenti oltre 100 bastoni da collezione: popolari, religiosi, realizzati con materiali preziosi, ma anche musicali e animati. A completare l’esposizione di bastoni ci saranno splendidi abiti e accessori originali dell’800, un’uniforme militare e alcuni dipinti dell’artista Natale Morzenti per permettere al visitatore di immergersi appieno nell’atmosfera dell’alta borghesia a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Non mancheranno una serie di approfondimenti ma anche di eventi in piena sintonia con la mostra e con il periodo storico della Belle Époque. Oltre ad un convegno di apertura, a cura dell’associazione Mondobastone con la presenza di un artista intagliatore, da non perdere la Cena a palazzo con il gran ballo dell’800 e il tour in carrozza nel borgo storico di Martinengo. A impreziosire la mostra il concomitante concorso nazionale “Premio Arte Martinengo”, con la sezione a tema “Ville Liberty”, le cui opere saranno esposte al Filandone per tutta la durata della mostra “Bastonimania”. Eventi ad hoc saranno dedicati a bambini e ragazzi, mentre per le scuole sono disponibili laboratori e visite guidate differenziate per età.
La speciale mostra è organizzata dalla Pro Loco e dal Comune di Martinengo, in collaborazione con l’associazione nazionale Mondobastone. Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 0363/988336, email a info@martinengo.org oppure visitare il sito: www.martinengo.org
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