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A Bergamo natura e comunità al centro. Le iniziative per la transizione ecologica

Dal forest bathing ai parchi inclusivi, passando per scuole verdi e cittadinanza attiva.
Le azioni dell’assessorato alla Transizione Ecologica

Il Comune di Bergamo sta vivendo una fase di rilancio delle proprie politiche ambientali. Progetti concreti e innovativi coinvolgono quartieri, scuole e parchi cittadini, con l’obiettivo di ridurre l’impronta carbonica, migliorare la qualità della vita e promuovere la cittadinanza attiva. Un impegno che unisce interventi di riqualificazione urbana, educazione ambientale e adesione a reti nazionali e internazionali.

Uno dei gesti più recenti è l’intitolazione di una nuova via ad Alexander Langer, intellettuale e ambientalista europeo che ha fatto della sostenibilità una battaglia culturale e politica. Su questa via, trasversale alla via Cremasca, si affaccia il nuovo centro di raccolta differenziata e del riuso. Come sottolinea Oriana Ruzzini, assessora alla Transizione Ecologica, Ambiente e Verde, la scelta intende valorizzare un’area strategica per l’economia circolare ed evidenziare la connessione tra memoria, impegno civile e futuro sostenibile.

Immersioni forestali al Parco Marenzi

Fra le iniziative più innovative spiccano le immersioni forestali gratuite organizzate al Parco Marenzi, ogni mercoledì del mese di ottobre dalle ore 13 alle 14, in collaborazione con Legambiente e l’associazione Nume del Bosco. Ispirata al “forest bathing” giapponese, questa pratica consente ai partecipanti di rigenerarsi fra gli alberi monumentali, riducendo ansia e stress, migliorando la qualità del sonno e rafforzando il sistema immunitario.

“Questo progetto è parte di una più ampia strategia di valorizzazione dei parchi urbani - racconta l’assessora Ruzzini - affinché non siano solo cornici verdi, ma spazi di cura e vitalità per tutta la comunità, da vivere in tutte le stagioni”.

Bergamo nella Rete dei Comuni Sostenibili

Lo sguardo si allarga poi a livello nazionale: il Comune di Bergamo ha aderito alla Rete dei Comuni Sostenibili, l’associazione nazionale più grande in Europa di Comuni, Province, Città Metropolitane e Regioni che si dedicano allo sviluppo sostenibile e alla territorializzazione degli Obiettivi di Agenda 2030. Durante il Consiglio nazionale tenutosi a Roma lo scorso 25 settembre, si è svolta la cerimonia ufficiale di consegna della Libellula della Rete dei Comuni Sostenibili al Comune di Bergamo. La Libellula è il simbolo dell’impegno concreto dell’amministrazione verso il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 ed è simbolo di trasformazione e cambiamento, come il processo di sviluppo sostenibile. Dietro questo riconoscimento ci sono azioni tangibili: una raccolta differenziata che ha raggiunto l’80%, un’attenta gestione del verde pubblico con 200 mila mq di sfalcio differenziato, nuove norme edilizie a tutela della biodiversità, riforestazioni urbane, efficientamento energetico di scuole ed edifici comunali, l’adesione alla Comunità Energetica “Sinergia”, il trasporto pubblico in crescita con i lavori per TEB2 ed E-BRT. Non solo dati, ma un vero percorso condiviso con i cittadini e gli stakeholder locali, che rafforza la capacità della città di essere laboratorio di sostenibilità in un tempo segnato da sfide climatiche e sociali.

Quartieri che fioriscono e spazi verdi rinnovati

La transizione ecologica passa anche dalla partecipazione attiva dei cittadini. Un esempio è il concorso “Boccaleone – Il quartiere fiorito”, che ha coinvolto residenti e commercianti impegnati nell’abbellimento del quartiere con fiori e piante. L’iniziativa, patrocinata dal Comune, ha un forte valore educativo e mira a diffondere la “cultura del bello” come strumento di coesione sociale e valorizzazione del territorio.

Grande attenzione è rivolta anche alle scuole e agli spazi per i bambini. Alla Scuola dell’Infanzia Monterosso, è stato completato un intervento che ha trasformato il giardino in un ambiente sicuro, stimolante e naturale, con nuove strutture e giochi, come ad esempio le vasche sensoriali da riempire con materiali naturali per attività manipolative, uno scivolo nuovo, una sabbiera, un tavolo con giochi d’acqua, un tappeto drenante per limitare le zone fangose e sedute realizzate con tronchi di recupero. “Un intervento semplice e funzionale che valorizza lo spazio verde, con naturali pendenze ed elementi che invitano i bambini e le insegnanti a vivere sempre più lo spazio esterno, per giocare, socializzare, apprendere dalla e nella natura” ha dichiarato l’assessora alla Transizione ecologica, Ambiente e Verde.

Anche il quartiere Carnovali sta vivendo un cambiamento con la riqualificazione del giardino pubblico Scarpanti, in via Spino, che avrà una nuova area giochi inclusiva e con arredi rinnovati. Sempre in questo quartiere, nei prossimi mesi verranno avviati altri interventi di manutenzione e valorizzazione dei parchi, oltre a un percorso partecipativo per riqualificare e vivere al meglio i giardini di via Berizzi.

Un altro tassello della strategia è il patto di collaborazione con il Nucleo Operativo Guardie Ecozoofile (Nogez) per la cura del Parco Baden Powell e di altre aree verdi cittadine. L’accordo prevede che le guardie utilizzino il locale presente nel parco come sede per riunioni, attività e servizi operativi. La presenza quotidiana delle Guardie Ecozoofile e dei volontari al parco garantirà un presidio costante del territorio, con l’obiettivo di far rispettare i regolamenti, mantenere ordine e pulizia e promuovere la tutela dell’ambiente e degli animali nei confronti dei frequentatori del parco e dell’area cani. Grazie a questa presenza costante, i parchi saranno più sicuri, puliti e vissuti, diventando anche centri di educazione ambientale e di sensibilizzazione per la cittadinanza, in particolare per i più giovani. Con questo patto il Comune di Bergamo conferma il proprio impegno a promuovere la cittadinanza attiva e la cura condivisa dei luoghi pubblici, valorizzando il Parco Baden Powell come punto strategico di incontro per le associazioni ambientaliste

“Dalle intitolazioni simboliche ai progetti educativi, dai parchi inclusivi ai concorsi di quartiere, stiamo costruendo una rete di iniziative che intreccia ambiente, comunità e qualità urbana - spiega Oriana Ruzzini, assessora alla Transizione Ecologica del Comune di Bergamo -. “Fare rete” non significa solo collaborare con altri comuni, ma soprattutto coinvolgere quotidianamente cittadini, associazioni e scuole in un percorso di cambiamento condiviso. Una visione che rende Bergamo protagonista di una transizione ecologica concreta e partecipata”.

 

Ottobre 2025

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