Il Distretto Agricolo della Bassa Bergamasca a Lilliput
Sanno usare alla perfezione computer, tablet e smartphone, ma se chiedi loro dove crescono le cipolle, molti sono convinti che crescano sugli alberi.
Sono le risposte dei bambini del nuovo millennio, grandi esperti in tecnologia e informatica, ma che, stando agli ultimi dati raccolti dalla Cia (Confederazione Italiana Agricoltori), presentano profonde lacune in tema di agricoltura.
Eppure non è un problema solo dei più piccoli. Spesso persino gli adulti mostrano conoscenze frammentarie in merito al mondo rurale e sulla provenienza degli alimenti che quotidianamente si mettono in tavola.
Ecco allora che le manifestazioni come quella che si è tenuta dal 16 al 19 marzo 2017 alla fiera di Bergamo, il Villaggio Lilliput, si presentano come preziosa occasione per avvicinare adulti e bambini al mondo agricolo, soprattutto in termini di informazione.
Come ha sottolineato Sofia Rossi, imprenditrice agricola presente a Lilliput con lo stand del Distretto Agricolo della Bassa Bergamasca per il secondo anno consecutivo, in linea generale la gente ha perso la cultura dell’origine degli alimenti e la conoscenza degli stessi, lasciandosi spesso ingannare dalle pubblicità e da informazioni fuorvianti.
“Conoscere il mondo agricolo significa sapere cosa si mette nel piatto - ha affermato Sofia Rossi - e sapere da dove arriva un prodotto è una garanzia di qualità e di sicurezza”.
In quest’ottica, la partecipazione da parte del Distretto agricolo a Lilliput ha permesso alle migliaia di famiglie che sono passate in fiera, non solo di conoscere le varie attività che vengono svolte nella bassa bergamasca come, per esempio, le fattorie didattiche disponibili presso aziende agricole che fanno parte del distretto, ma ha anche consentito di approfondire i contenuti legati al biologico e all’agricoltura, con particolare attenzione alla campagna 100% latte italiano.
Il latte, infatti, è stato il grande protagonista dello stand. Sempre dalla voce di Sofia: “Nelle giornate di giovedì e venerdì (quando la fiera ha aperto le porte esclusivamente alle scuole), abbiamo proposto attività rivolte soprattutto alle classi delle scuole d’Infanzia e delle scuole primarie.
Le varie classi, provenienti anche dalla Brianza, dal bresciano e, ovviamente, dal bergamasco, hanno avuto la possibilità di ascoltare dalla nostra voce come viene prodotto il latte, comprendendo l’importanza dell’intero ciclo lavorativo che dalla mungitura porta il latte direttamente in latteria e poi sulle nostre tavole.
Avvicinare i bambini ai segreti del lavoro agricolo, significa creare i presupposti per un futuro più salutare”.
Dalla teoria si è poi passati alla pratica, con laboratori che hanno coinvolto i bambini, i quali hanno potuto portarsi a casa, non solo un simpatico portapenne a forma di vacca realizzato da loro stessi, ma anche un litro di latte 100%, offertogli dal Distretto agricolo della bassa bergamasca.
Sofia, insieme a Michela, Martina, Bortolo Ghislotti e diversi sindaci di comuni appartenenti al Distretto si sono dimostrati essere un ottimo punto di riferimento per i visitatori, uniti per uno scopo comune: aumentare nelle persone la consapevolezza dell’importanza di consumare i prodotti locali, garantiti per la loro qualità.
“E’ bello - termina Sofia - vedere che i sindaci siano presenti e pronti a mettersi in gioco in prima persona nella promozione di un’iniziativa che favorisce il nostro territorio. C’è da esserne orgogliosi”.
Sheela Pulito