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Natura vagante, tra corridoi ecologici

Nel Plis del Brembo arriva la riconnessione tra aree verdi per contrastare la frammentazione degli habitat

A Boltiere, Bonate Sopra, Dalmine e Osio Sotto sono cominciati i lavori di rinaturalizzazione di alcune aree in prossimità del fiume Brembo. L’iniziativa si chiama Natura vagante ed è volta alla conservazione, al ripristino e al potenziamento degli habitat naturali e seminaturali lungo l’asta dei fiumi Adda, Brembo, Trobbia-Rio Vallone, identificata dalla Rete Ecologica Regionale come un importante corridoio ecologico per la riconnessione tra montagna e pianura. Capofila del progetto Natura vagante è il Parco Adda Nord, con il cofinanziamento di Fondazione Cariplo, degli enti aderenti e il contributo di Parco Adda Sud.

Realizzati da ABc Studio Progetti Sostenibili e Cooperativa della Comunità gli interventi previsti all'interno del Plis Brembo sono tutti diversi e molto specifici.

A Osio Sotto, una nuova aula ambientale sorgerà su una ex area industriale. A Dalmine campi coltivati verranno rinaturalizzati a prati per creare le condizioni ideali alla nidificazione e al sostentamento dell'avifauna. A Boltiere un impianto di depurazione dismesso diventerà una vera e propria area umida, pronta ad ospitare flora e fauna acquatiche. Infine, a Bonate una nuova zona residenziale verrà resa più verde e biodiversa grazie ad alberi e arbusti autoctoni.

«È un progetto che riconcilia l'ambiente urbanizzato con la bellezza dell'habitat naturale della flora e fauna, nel nostro caso favorite dalla presenza di un corso d'acqua, elemento fondamentale di un ecosistema» ha dichiarato Carlo Previtali, Sindaco di Bonate Sotto.

Gli interventi nascono per contrastare uno dei principali problemi per la conservazione ambientale nei nostri territori: la frammentazione degli habitat. Le attività umane riducono, consumano e separano gli ambienti naturali, trasformandoli in isole in un mare di strade, capannoni e campi agricoli, difficilmente penetrabile dalle specie. Più l’espansione urbana e industriale avanza, più questo arcipelago si fa piccolo e isolato. Così, le popolazioni animali di queste aree si ritrovano costrette in spazi sempre più angusti. Per trovare risorse e compagni con cui riprodursi, sono costrette ad affrontare viaggi rischiosissimi ed estenuanti. Da qui la loro difficoltà a sopravvivere.

Natura vagante mira proprio a rafforzare la rete di aree verdi e di corridoi naturali, come i fiumi, che collegano i parchi e le riserve del bergamasco. «È una grande soddisfazione per il Parco - afferma Marcella Datei, consigliera del Parco dei Colli di Bergamo - vedere la determinazione con la quale amministrazioni, enti e cittadini hanno costruito un progetto in cui i singoli tasselli sono capaci di dare visibilità ad una visione comune. Visione nella quale sono contenuti tutti i temi cari al Parco dei Colli: rigenerazione, riconnessione ecologica e valorizzazione di territori fragili».

Per scoprire i dettagli dei progetti di Natura vagante si può visitare il sito naturavagante.parcocollibergamo.it

Marzo 2022

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